La prima sonda europea diretta verso Venere potrebbe portare a interessanti scoperte sui meccanismi climatici.
È partita con successo la prima missione europea destinata a Venere. La sonda Venus Express dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) è infatti decollata alle ore 3 e 33 minuti del mattino di mercoledì 9 novembre dal cosmodromo russo di Baikonur. Dopo un viaggio di cinque mesi arriverà sul secondo pianeta del Sistema solare dove studierà la sua atmosfera, caratterizzata da una sorta di effetto serra perenne. Gli astronomi sperano che la missione, destinata a durare due anni, ottenga i dati in grado di spiegare i meccanismi climatici all'opera su Venere, ma anche sul nostro pianeta.
Secondo i tecnici della missione, tutto sta andando bene. Novanta minuti dopo il lancio, avvenuto su razzo Soyuz-Fregat, la sonda si è allontanata dall'orbita terrestre puntando verso il secondo pianeta del Sistema solare. Una volta giunta a destinazione, la sonda si posizionerà lungo un'orbita polare ellittica, oscillando tra un'altezza minima sulla superficie di 250 chilometri e una massima di 66 000 chilometri.
Da un punto di vista tecnico, fondamentalmente, Venus Express replica la struttura della sonda Mars Express, che ha ottenuto ottimi risultati su Marte.
Venere è un pianeta poco conosciuto rispetto a Marte. Negli anni Sessanta e Settanta è stato raggiunto da sonde sovietiche e americane, ma continua a nascondere molti misteri. Uno di quelli più importanti è quello relativo alla sua atmosfera. Composta in gran parte di anidride carbonica, copre con una cappa molto spessa la superficie, intrappolando la radiazione solare e causando una temperatura molto alta al suolo, pari a circa 467 gradi. La pressione alla superficie è di 90 volte superiore a quella terrestre.
Più costosa del previsto la messa in orbita della nuova generazione di satelliti meteo.
Rapporto del WWF denuncia i danni provocati alle specie ittiche dall'aumento delle temperature degli oceani.
Alla bevanda erano associati complessi rituali legati alla celebrazione dei riti della fertilità.
Il Martian Environment Simulator studia la sopravvivenza dei batteri a condizioni simili a quelli del pianeta rosso.
Una nuova statistica sembra sottolineare come le donne non facciano più record nella corsa e gli uomini si stiano avvicinando a questa situazione di stallo.
Il Giappone potrebbe cambiare i termini della propria partecipazione al progetto, he causerebbe un rallentamento della costruzione del reattore nucleare a fusione.
Uno studio pubblicato su "Science" mostra che cosa successe alle specie vegetali durante l'epoca del massimo termico del Paleocene-Eocene.
Un asteroide in rotta di collisione con la Terra può essere fatto deviare dalla sua rotta applicando semplicemente un po' di forza di gravità.
L'importante riconoscimento del valore di 650 000 euro è andato a sei scienziati di varie discipline.
Cresce l'intensità dello scontro negli Stati Uniti tra sostenitori del cosiddetto intelligent design e dell'evoluzionismo.
Nuove ricerche dimostrano sempre di più l'importanza dell'evaporazione nel determinare gli impatti dell'effetto serra.
Le organizzazioni ambientaliste lanciano l'allarme: bandiere ombra e pesca illegale stanno distruggendo l'ambiente oceanico.
La scoperta di un ricercatore italiano a Zurigo potrebbe rilanciare i rischi per la salute umana portati da mucca pazza.
L'ipotesi geologica della presenza di metano sul pianeta rosso perde consistenza: il metano è proprio di origine biologica?
La megafauna dell'isola africana è stata annientata dagli esseri umani: le prove trovate nelle ossa fossili.
Pochi mezzi e scarse risorse all'origine dell'alluvione della città americana. Ma ci sono anche errori di costruzione.
Astronomi della NASA hanno individuato il bagliore dei primi oggetti celesti nati dopo il big bang.
Uno studio australiano svela tutti gli effetti ambientali della gigantesca eruzione avvenuta nel 1991 nelle Filippine.
Il governo di Canberra sponsorizza una ricerca per valutare in che modo le compagnie assicurative discriminino i clienti sulla base del loro DNA.