Pulsa a energie mai osservate prima la stella di neutroni a 6000 anni luce dalla Terra avvistata da Magic; ha un diametro poco più grande della metà del raccordo anulare di Roma, di soli 10 chilometri, e dalla densità elevatissima, come quella di un cucchiaino che pesa quanto tutta la Terra.

La scoperta, che nei giorni scorsi ha conquistato le pagine di Science, è stata fatta mentre Magic, il telescopio sull’isola La Palma alle Canarie, puntava la pulsar del Granchio, una stella di neutroni in rotazione veloce che compie circa 30 giri al secondo, nella costellazione del Toro. La pulsar  è quello che resta della esplosione di una supernova avvenuta quasi mille anni fa, nel 1054, quando ha dato vita un oggetto luminoso come il pianeta Venere, visibile a occhio nudo anche di giorno e per alcune settimane.

L’autore della scoperta, Magic (Major Atmospheric Gamma-ray Imaging Cherenkov), è il più grande telescopio al mondo. Con il suo riflettore, di 17 metri di diametro e 240 metri quadrati di superficie, si trova sull’isola La Palma alle Canarie. Questo telescopio è stato costruito ed è gestito da una vasta collaborazione internazionale, di circa 150 ricercatori provenienti principalmente da Germania, Italia, Spagna. Per l’Italia collaborano l’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), l’INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) e le Università di Padova, Siena e Udine; la componente italiana ha realizzato il riflettore e gran parte dell’elettronica e del software.

Alessandro De Angelis, responsabile per l’Infn dell'esperimento Magic e professore all'Università di Udine, in questo video spiega le ambizioni di questo telescopio e le finalità di una ricerca che nonostante la sua tecnologia avanzata ha, a tratti, un sapore antico.

Il video è stato realizzato dall'Ufficio di comunicazione dell'Inaf, 2008