Una ricerca in corso ha rilevato che i computer dismessi contengono una considerevole quantità di dati sensibili facilmente recuperabili
Tasto “canc” poi tasto destro sull'icona del cestino: “elimina”. Fatto, file cancellato. Siamo proprio sicuri? In realtà non è proprio così semplice. Anche se noi non lo vediamo più, quel file è ancora presente nel nostro hard disk, e se decidessimo di vendere il nostro computer qualche bravo “smanettone” sarebbe in grado di recuperarlo.
Una ricerca in corso che sarà pubblicata entro la fine dell'anno sull'International Journal of Liability and Scientific Enquiry suggerisce che c'è un'enorme quantità di dati sensibili presenti su hard disk di computer dismessi. Che si tratti della foto compromettente dell'amante o di progetti industriali segreti, questi dati a volte sono recuperati dal mercato dell'usato (fiere dell'elettronica, aste, annunci di seconda mano, e-bay, ecc.).
Il team di ricerca coinvolge ricercatori provenienti da varie università. Guidati da Andrew Jones, capo dell'Information Security Research della British Telecommunications, i colleghi Glenn Dardick della Longwood University, a Farmville, in Virginia, Craig Valli, dell'Edith Cowan University, in Australia, e Iain Sutherland dell'University of Glamorgan, in Inghilterra, gli informatici hanno analizzato i dati rimasti nascosti nei dischi rigidi di centinaia di computer di seconda mano.
La ricerca ha rivelato che un numero significativo dei dischi esaminati contiene ancora un considerevole numero di informazioni, molte delle quali delicate.
Gli autori del report spiegano che questi dati rappresentano un rischio tangibile per il sabotaggio commerciale, furto d'identità e anche ricatti politici.
La ricerca del 2008 segue lo studio condotto l'anno scorso, disponibile sull' International Journal of Liability and Scientific Enquiry. Rispetto al 2007 la percentuale di dischi che sono stati effettivamente cancellati è scesa dal 45% al 33%, quindi rispetto a un anno fa c'è un 12% di computer in più che non sono stati puliti accuratamente e, in ogni caso, la maggior parte presentano ancora file sensibili disponibili al mercato illegale dei dati.
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