Ecco dove il cervello mette i ricordi a lungo termine
Si sa che l'ippocampo è una struttura cerebrale implicata con la memoria a breve termine, quella che ci serve per esempio per ricordare un numero di telefono che abbiamo appena letto e digitarlo correttamente. Poco però si conosce sulle basi neuronali dei ricordi a lungo termine. Una nuova ricerca pubblicata su Science offre oggi alcuni dati importanti.
Gli autori, Kaori Takehara-Nishiuchi e Bruce McNaughton, dell'Università dell'Arizona, a Tucson, si sono basati su una ricerca del 2003 di Takehara-Nishiuchi. Nel lavoro originale la scienziata aveva rimosso l'ippocampo a dei topi che avevano imparato a sbattere le ciglia dopo un preciso segnale. Se l'ippocampo veniva rimosso dopo un giorno dalla sessione di apprendimento i topi dimenticavano la risposta allo stimolo, ma se la rimozione avveniva quattro settimane dopo invece continuavano a ricordarla. Al contrario, rimuovere la corteccia prefrontale media il giorno dopo il training non provocava la perdita di memoria, come invece faceva la rimozione di questa stessa area quattro settimane dopo.
Per approfondire la questione, nello studio attuale i due scienziati hanno registrato l'attività della corteccia prefrontale media con degli elettrodi, trovando un pattern di attivazione compatibile con i risultati del 2003. Secondo i due ricercatori questi dati dimostrano che con il passare del tempo i ricordi si distribuiscono nella corteccia e si rendono indipendenti dall'ippocampo.
Prove molto antiche della prima famiglia nucleare
L’aumento di CO2 sta trasformando gli oceani in ambienti ostili alla vita
14 Novembre - Giornata di mobilitazioni contro le misure del governo su università e ricerca. L'astronoma Margherita Hack racconta a ScienzaEserienza perché è in piazza
Dallo studio delle ossa pelviche femminili si è scoperto che l'Homo erectus aveva un cervello grande quasi quanto il nostro.
Cinque milioni di persone hanno partecipato alla più grande esercitazione anti-terremoto della storia
L'ESA sceglie i candidati che parteciperanno a una simulazione della missione su Marte
Su iniziativa dell’Istituto di Scienze e Tecnologie cognitive del CNR, una ricerca sul mondo del precariato nell’università e nella ricerca italiana
Un team inglese ha creato la prima proiezione tridimensionale dell'aurora boreale
I risultati delle elezioni americane coinvolgono anche ricerca e ambiente. Ecco il programma scientifico del futuro presidente degli Stati Uniti d'America
Una ricerca in corso ha rilevato che i computer dismessi contengono una considerevole quantità di dati sensibili facilmente recuperabili
Uno studio sull'olfatto dei dinosauri ha determinato che il Tyrannosaurus Rex poteva sentire l'odore delle prede a incredibili distanze.
La possibilità di inserire particelle fluorescenti all’interno di strutture fotoniche apre la strada ai circuiti che funzionano con la luce
Proposto il bando degli esperimenti sui primati in Europa, anche se non prevede la protezione di tutti i tipi di scimmia.
Nonostante i recenti acciacchi, il telescopio spaziale ritorna in attività scattando una splendida foto
Due automi imparano a cantare insieme e spiegano come nasce una cultura condivisa