Per molti è il carburante senza il quale una giornata non può avere inizio, ma presto potrebbe essere quello che mette in moto la macchina. Si perché secondo uno studio di Mano Misra dell'Università del Nevada, a Reno, negli Stati Uniti, dai chicchi si può ricavare biodiesel, e ancora riuscire a farci del caffè da bere. Non serve infatti usare i chicchi appena macinati, è sufficiente usare gli scarti dopo che sono stati usati per produrre la bevanda.

Infatti, anche dopo essere stato usato, nella polvere di caffè rimane circa un 15% di olio che può essere trasformato in carburante. Il caffè ha il vantaggio, a differenza delle palme e della soia, dai quali anche si ricava biodiesel, di non essere una fonte di cibo.

Ogni anno vengono prodotti più di sette milioni di tonnellate di chicchi di caffè in tutto il mondo, secondo quanto testimonia il dipartimento per l'agricoltura statunitense. Da questo materiale si potrebbero ricavare fino oltre 12 milioni di ettolitri di carburante, anche se questa percentuale rappresenta meno del 1 percento di biodiesel consumato oggi negli Stati Uuniti.
Secondo i ricercatori gli antiossidanti contenuti nel caffè fungono inoltre da conservante evitando cosi che vada a male, come succede per altri tipi di biodiesel e talvolta anche al petrolio.
Gli scienziati inoltre assicurano che il carburante così ricavato emana un buon profumo di espresso appena fatto.