Il paese africano sta affrontando una grave epidemia di colera. La situazione economica e sociale, tuttavia, era già in ginocchio da tempo.
In questi giorni lo Zimbawe sta vivendo un'epidemia di colera senza precedenti, che ha portato al collasso le strutture ospedialiere nonché, ovviamente, quelle educative. L'Unicef, il Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia, ha annunciato 120 giorni di emergenza per intensificare gli aiuti almeno ai bambini.
I bambini dello Zimbawe hanno già subito le conseguenze dello sfacelo economico in cui si trova il paese, con scarsità di riserve alimentari, l'insorgenza di Hiv e Aids, la carenza di servizi sociali e mancanza di acqua, e assistenza sanitaria. Ora stanno soccombendo al colera.
Il colera è una malattia infettiva causata dal batterio Vibrio cholerae, che colpisce l'intestino, causando diarrea e vomito. Il problema maggiore è però la disidratazione, che può portare alla morte nel 30-50 percento dei casi, senza tempestivi e adeguati interventi.
“Le donne e i bambini stanno affrontando un rischio enorme in Zimbawe”, ha dichiarato Roeland Monash, rappresentante dell'Unicef. “Le scuole e gli ospedali sono chiusi perché mancano gli insegnanti e il personale medico. In questo momento critico la priorità dell'Unicef è assicurare i servizi di base per proteggere le vite dei più piccoli”.
In questi 120 giorni l'Unicef focalizzarà gli sforzi nel garantire i servizi sociali basilari, come il rifornimento di cibo, l'accesso ad acqua potabile nel breve periodo e cercando comunque di stimolare la frequentazione delle scuole.
Nel paese, tra l'altro, l'Hiv è al 16 percento, c'è la più alta percentuale di bambini orfani al mondo (uno su quattro) e un declino costante dei servizi sociali che dura da cinque anni.
Da otto settimane, però, in una situazione già disastrata, lo Zimbawe è messo completamente in ginocchio dall'emergenza colera. Ad oggi si sono registrati più di 11.735 casi e 484 decessi. La peggiore epidemia di questo tipo degli ultimi anni.
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