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Linko, ergo sum

Social media sempre più diffusi anche tra i giovanissimi: rete e telefono cellulare sono i nuovi spazi di comunicazione e di espressione d'identità.

Social networking

Sms, chat, social network, blog sono sempre più diffusi tra i ragazzi di 11 e 14 anni. È quanto rivela la ricerca Ragazzi connessi condotta dall’associazione onlus Save the Children insieme al CREMIT- Centro di Ricerca per l’Educazione ai Media all’Informazione e alla Tecnologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.


Internet e in particolare i social network sono, anche per giovanissimi teenagers italiani, uno spazio di socializzazione, luoghi che i ragazzi frequentano abitualmente, per parlare con i coetanei e gli amici, per incontrarne di nuovi.

Dalla ricerca condotta su 1.373 ragazzi (51,13% maschi, 48,87% femmine), studenti di scuole distribuite su tutto il territorio nazionale, emerge che il che l’86% usa la rete e il 74% degli intervistati dichiara di usare i social network per tenersi in contatto con gli amici abituali, il 50% per allargare il campo delle conoscenze. Il 38% del campione possiede un profilo personale in un social network e il 32% dei ragazzi possiede un blog.

“Il web è un’estensione della rete abituale di amicizie e non un mondo alternativo a quello delle relazioni fisiche” commenta Pier Cesare Rivoltella, professore di Tecnologie dell'istruzione e dell'apprendimento all’Università Cattolica di Milano e Direttore del Cremit, che continua: “Gli amici in rete sono importanti tanto quanto quelli che si incontrano di persona, e spesso sono gli stessi”.

Ma cosa fanno i giovani teenagers italiani connessi alla rete? La maggioranza usa i motori di ricerca (81%), vede video e ascolta musica (70%), e c’è chi usa internet per scambiare messaggi e informazioni. Tutti gli strumenti sono buoni: msn (59%), chat (53%), upload (49%), mail (47%), forum, blog e social network (28%), skype (16%).  C’è chi poi ama partecipare a sondaggi e concorsi (11%), chi acquistare prodotti (15%), chi giocare ai videogiochi (33%). 

Anche il cellulare è uno strumento di comunicazione e socializzazione ormai diffusissimo tra i pre-adolescenti.

Il 95% ha un telefonino, soprattutto per tenersi in contatto con gli amici o conoscerne di nuovi. “Sono percentuali elevate se consideriamo che stiamo parlando di ragazzi molto giovani”, commenta Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia.

Il telefonino è usato per inviare SMS (92%), per giocare (76%), scambiare immagini (74,%), filmati (68%), foto (54%), e, anche se in percentuali molto ridotte, per navigare (33%). Nel caso dei filmati e delle foto il 76% filma e fa foto per ricordare un evento, il 73% per condividere foto/video con amici.

Insomma, il cellulare e la rete fanno ormai parte della vita quotidiana dei pre-adolescenti italiani che li utilizzano per sentire gli amici, tenersi sempre in contatto, condividere emozioni, affermare se stessi.

“La dimensione dell’identità è decisiva, proprio in virtù del ruolo sociale dei nuovi media, poiché social network, blog e chat sono occasioni per rappresentare se stessi e comunicare la propria esperienza personale, per riconoscersi” conclude la ricerca, disponibile sul sito di Save the children. Esserci significa passare per la rete, spazio di comunicazione ed espressione della propria identità. Be' se siete un po' più grandi di un pre-adolescente e frequentate qualche social network forse vi state chiedendo, proprio come me, se è poi così diverso l'uso della rete nel mondo dei teenagers rispetto a quello degli adulti.



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