Le piante rispondono a logiche di ottimo vicinato. Infatti, quando una loro simile è attaccata da insetti, emettono segnali di pericolo che richiamano speciali guardie del corpo.
Le piante inviano segnali d'aiuto quando si sentono minacciate. Se gli insetti si stanno cibando di loro, esse emettono alcuni segnali chimici che attraggono specie nemiche degli insetti. La cosa soprendente è che anche le piante intorno a quella mangiata dagli insetti, lanciano segnali di pericolo per richiamare queste speciali guardie del corpo.
Il motivo di queste reazioni è sempre stato un mistero. Oggi, però, due ricercatori dell'Università giapponese di Kyoto, Yutaka Kobayashi e Norio Yamamura, pensano di averlo risolto.
La risposta sembra risiedere nei rapporti di buon vicinato o, in gergo evoluzionista, nella selezione di parentela. "La mia ipotesi - sostiene Kobayashi - si basa sull'idea che le piante circostanti gridino aiuto per salvare le proprie simili".
I due ricercatori hanno usato un modello evoluzionista per dimostrare che, se il costo di produzione dei segnali d'aiuto è basso e la possibilità di avere simili che crescono intorno a te è alta - condizioni, entrambe, che si verificano spesso -, allora si evolve questo particolare tipo di segnale che viene chiamato secondario.
"Probabilmente - chiosa Kobayashi - le piante circostanti non colpite dai predatori emettono il segnale secondario per salvare quelle danneggiate". Oppure per salvare preventivamente se stesse da attacchi più immediati.
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