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Dieci caldi anni

Per la prima volta uno studio sul clima ha potuto prevedere con precisione l'andamento delle temperature nei prossimi dieci anni, dimostrando così i rischi più prossimi del riscaldamento globale.

Il clima nei prossimi dieci anni

Secondo un gruppo di ricercatori, che ha sviluppato il primo accurato modello di studio del clima del pianeta riferito ai prossimi dieci anni, quello a cui assisteremo assomiglierà probabilmente a un gioco al rialzo delle temperature globali.

Le previsioni sviluppate dagli scienziati sono state realizzate grazie a una tecnica innovativa che combina gli approcci usati dai metereologi, che tipicamente elaborano studi relativi a pochi giorni successivi, e quelli usati da chi si occupa di modelli climatici, dove vengono realizzate previsioni che arrivano fino alla fine del secolo.

Il risultato è stato un modello che può realizzare previsioni accurate fino all'anno 2015, colmando finalmente un vuoto che da molto tempo caraterizzava gli studi sul clima.

Sebbene la media delle temperature globali è stata relativamente piatta negli anni recenti, in base al modello inizierà ad aumentare nuovamente a partire dal prossimo anno.

Almeno la metà degli anni compresi tra il 2009 ed il 2015 supererà il precedente record di anno più caldo mai registrato. Entro il 2015, le temperature globali saranno in media 0,5 gradi più alte del valore medio registrato negli ultimi 30 anni.

"Si tratta di uno studio molto importante", afferma Rong Zhang, oceanografo al Geophysical Fluid Dynamics Laboratory di Princeton, nel New Jersey, che sta usando tecniche simili per studiare l'Oceano Atlantico. "Ed è solo l'inizio, questo tipo di approccio verrà usato sempre più spesso".

La previsione decennale è stata resa possibile grazie al fatto che al giorno d'oggi sono disponibili migliori figure e studi sullo stato degli oceani del mondo, afferma Doug Smith, uno studioso di modelli climatici che si è occupato di elaborare il nuovo modello di previsioni insieme ai colleghi del Hadley Centre for Climate Prediction and Research ad Exeter, nel Regno Unito.

Nell'impresa è stato di fondamentale importanza il contributo di una rete di circa 3000 piccoli robot distribuiti per gli oceani del pianeta, che è stata sviluppata a partire dal 1999. Le apparecchiature, conosciute col nome di Argo floats, forniscono aggiornamenti costanti sulla temperatura dell'oceano e sulla sua salinità - fattori che hanno un'importanza critica nel determinare i modelli di clima globale.

Grazie ai risultati di Argo, Doug Smith è stato in grado di superare gli studi tradizionali e creare un modello di clima basato proprio su un'accurata rappresentazione degli oceani del pianeta.

Questo ha significato anche che i loro studi avessero automaticamente come arco temporale di previsione un massimo di dieci anni: è a questo punto infatti che l'influenza di fattori come la temperatura degli oceani non è più sufficiente, e bisogna considerare forze più potenti, come ad esempio l'effetto serra.

L'approccio di Doug Smith finora ha sembrato funzionare. Alcuni degli schemi e simulazioni appena pubblicati sulla rivista Science sono il risultato di varie sperimentazioni del modello, che è stato inaugurato nel 2005.

Secondo i ricercatori, il nuovo modello risulterà utile da molti punti di vista: non solo per combattere le opinioni opposte degli scettici, secondo cui il riscaldamento globale è una minaccia inesistente, ma anche per aiutare i governi di tutti i paesi del mondo per studiare le previsioni di evoluzione del clima nelle proprie aree e poter prevedere inondazioni, siccità o grandi ondate di calore che causeranno una forte domanda di energia elettrica.

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