Alla bevanda erano associati complessi rituali legati alla celebrazione dei riti della fertilità.
Anche gli antichi abitanti del Perù, un po' come gli inglesi moderni, amavano trovarsi in locali simili ai pub e bere grandi quantità di birra. Poi però spaccavano le tazze di terracotta per terra e davano fuoco alla birreria, seguendo un complicato rituale. Questo è quanto è emerso dallo studio di una delle più antiche "birrerie pubbliche" delle Ande, un locale cioè finanziato dallo stato di allora nel quale i baristi erano tutte donne.
In un articolo pubblicato sulla rivista "Proceedings of the National Academy of Sciences" (ed. 17 novembre 2005) , i ricercatori spiegano di essere riusciti a scoprire i resti degli ingredienti usati dalle donne per produrre la birra. A quanto pare, la bevanda veniva prodotta circa dieci giorni prima della festività che si concludeva con l'incendio della birreria. Chiamata chica, la birra era prodotta con bacche di pepe peruviano e mais: una versione quindi più dolce e speziata di quelle moderne. "La chica era probabilmente vista come una bevanda legata alla fertilità e veniva offerta alla dea della Terra, Pachamama", spiega uno degli autori dello studio, Patrick Ryan Williams del The Field Museum di Chicago. "La presenza delle donne — continua — si spiega con il fatto che erano legate alla Terra, alla Luna e all'oscurità, attributi che la cultura pre-Inca dei Wari che aveva costruito la birreria, associava probabilmente anche alla bevanda".
Gli archeologi hanno anche trovato dei grossi pezzi di terracotta, probabilmente i resti dei boccali spezzati dagli avventori. Boccali di notevoli dimensioni: uno poteva contenere circa due litri di birra, un altro aveva dimensioni più ridotte, pari a 350 millilitri. L'incendio della birreria era probabilmente parte di un complesso rituale di abbandono del sito, che comprendeva anche un palazzo molto lussuoso, usato forse come ambasciata per i rapporti con un'altra cultura vicina.
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