Il segreto svelato dalle similitudini tra il DNA dei cinghiali e quello dei maiali domestici.
I maiali vennero addomesticati più volte nel corso della storia dell'uomo, probabilmente in sette diverse occasioni e sempre indipendentemente l'una dalle altre. Sono queste le conclusioni di uno studio condotto da Keith Dobney dell'Università di Durham, riportato sulla rivista "Science".
L'analisi del DNA ha rivelato infatti un'affinità piuttosto stretta tra i maiali di una regione con i cinghiali della stessa area. Un segno, secondo gli esperti, del fatto che l'addomesticamento avvenne indipendentemente più volte.
La scoperta contraddice la teoria tradizionale sull'origine dei maiali domestici, che sosteneva che ci fossero stati soltanto due episodi di addomesticamento, uno in Estremo Oriente e una in Medio Oriente. A quanto pare, invece, i maiali iniziarono a essere allevati anche in Italia, Europa Centrale, India settentrionale, Asia Sud Orientale e probabilmente anche in Indonesia.
Le testimonianze archeologiche fanno ritenere che i primi ad addomesticare i maiali siano stati gli abitanti della Turchia orientale circa 9000 anni fa. Più o meno nello stesso periodo, il prezioso animale sarebbe stato addomesticato anche in Cina. Inizialmente si è pensato che i maiali domestici siano stati esportati da questi due siti originari attraverso il commercio e le migrazioni in altre regioni. A quanto pare però in diverse aree del globo molte popolazioni iniziarono ad addomesticare i maiali per conto loro.
Rimane però un dubbio e cioè che a diffondersi tra i vari gruppi umani sia stata invece l'idea dell'addomesticamento più che gli animali addomesticati. Fino a oggi in effetti gli archeologi non hanno saputo dare una risposta a questo quesito: forse l'idea originale fu quella degli antichi abitanti della Turchia e della Cina e poi da lí si diffuse tra le altre popolazioni. O forse anche queste ultime ci arrivarono da sole.
Simulazioni al computer evidenziano che ormai il trend verso l'aumento delle temperature è inarrestabile.
Lo studio dei dati storici dimostra che in passato le isole delle Antille sono state spesso colpite da rovinosi maremoti.
Un fisico del Relativistic Heavy Ion Collider ritiene che un suo esperimento potrebbe aver generato un micro buco nero.
Cosmologi italiani trovano una nuova spiegazione al fenomeno. Intanto però simulazioni al computer indicano che l'energia oscura è presente nello spazio tra le galassie.
Le analisi del cromosoma femminile svelano interessanti differenze nella genetica di uomini e donne.
Il cratere dell'Arizona creato da un meteorite che impattò il suolo a una velocità più bassa del previsto.
Il WWF lancia l'allarme ghiacciai, con rischio inondazioni e siccità.
Lo scheletro costruito con calchi di ossa originali svela le differenze tra i sapiens e i neandertalensis.
Il ciclo emerge da un database che contiene tutti i fossili marini mai scoperti, ma non convince tutti gli esperti.
Molti programmi spaziali della NASA potrebbero essere chiusi anzitempo per problemi di bilancio.
Un esperto americano ipotizza che la comparsa dell'agricoltura abbia bloccato una nuova era gliaciale.
I ricercatori della NASA stanno copiando le tecniche di movimento degli esseri viventi per i futuri robot.
L'astrofisico premio Nobel di origine tedesca ma americano di adozione si è spento a Ithaca nello Stato di New York.
Una nube spaziale di gas avrebbe trasformato la Terra in una gigantesca palla di neve e condotto molte specie all'estinzione.
Uno studio pubblicato su "Science" sembra porre fine alla querelle sull'intelligenza della nuova specie umana scoperta in Indonesia.
Aumenta il fitoplancton nei mari di tutto il mondo: a essere interessate da questo fenomeno in particolare le acque costiere.
Si chiama sinestesia ed è la capacità di mescolare sensazioni che provengono da organi di senso diversi. È questa qualità che può rendere grande un musicista.
Misurato per la prima volta il fenomeno che si verifica all'interno delle bolle di gas in un liquido colpite da onde sonore.