Una nube spaziale di gas avrebbe trasformato la Terra in una gigantesca palla di neve e condotto molte specie all'estinzione.
Tra i 600 e i 700 milioni di anni fa, una gigantesca nube spaziale trasformò più volte la Terra in una grande, unica palla di neve portando la vita sull'orlo dell'estinzione totale. Lo afferma una ricerca realizzata dall'Istituto Astrobiologico della NASA e pubblicata sulla rivista scientifica "Geophysical Research Letters". Secondo i ricercatori americani, il Sistema solare avrebbe attraversato in quel periodo attraverso una densa nube spaziale le cui macromolecole potrebbero aver interferito con lo strato di ozono, distruggendolo.
"I modelli computerizzati mostrano che il mutamento drammatico del clima che si è registrato allora, con la trasformazione ripetuta della Terra in una palla di neve gigante, potrebbe essere stato causato da polvere interstellare che si è accumulata a ondate successive nell'atmosfera del nostro pianeta durante l'immersione del Sistema solare in un una densa nuvola spaziale", afferma Alex Pavlov, fisico dell'Università del Colorado a Boulder, l'autore principale della ricerca.
Lo strato di polveri avrebbe assorbito e in parte riflesso verso lo spazio la radiazione solare, disperdendo il calore contenuto all'interno dell'atmosfera terrestre e provocando l'immensa glaciazione che ha portato la vita sull'orlo dell'estinzione totale. Finora si sapeva che in quel periodo si era avuto più volte l'effetto "snowball", palla di neve per la Terra, con una distruzione di migliaia di varietà viventi, ma non si sapeva che cosa poteva aver provocato questo fenomeno.
"Il nostro è solo un modello computerizzato, ora occorre che i geologi cerchino nelle rocce di quel periodo tracce di uranio 235 in grande quantità. Questo isotopo infatti non può essere prodotto naturalmente sulla Terra o nel Sistema solare ma viene costantemente generato nelle nubi interstellari dalla esplosione di supernove", ha aggiunto Pavlov.
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