L'astrofisico premio Nobel di origine tedesca ma americano di adozione si è spento a Ithaca nello Stato di New York.
È morto il 6 marzo scorso a 98 anni a Ithaca, nello stato di New York, uno dei giganti della scienza del ventesimo secolo, l'astrofisico e premio Nobel Hans Bethe. Ebreo di origini tedesche, Bethe fuggí dalla Germania nazista e, rifugiatosi negli Stati Uniti, partecipò con il progetto Manhattan alla costruzione della bomba atomica. Nei laboratori di Los Alamos dove era radunato il gruppo di ricerca, si era guadagnato il soprannome di "nave da guerra" per la sua infaticabilità: era famosa la sua parola d'ordine "devo farlo" quando si trattava di affrontare delle difficoltà.
Era rimasto colpito dall'utilizzo della bomba atomica e, anche se all'inizio aveva affermato "io non sono un filosofo", aveva poi commentato — dopo Hiroshima e Nagasaki — che "le conseguenze erano state molto peggiori di quanto mai immaginato". Anche per questo, si era impegnato per limitare la diffusione delle armi nucleari, diventando una sorta di contrappunto a un altro grande fisico atomico, Edward Teller.
I principali contributi scintifici di Bethe furono nel campo della fisica atomica e nucleare. Sviluppò una teoria del deuterio, studiò la teoria delle reazioni nucleari e ampliò la teoria di Bohr sul nucleo composto. Queste ricerche lo condussero alla scoperta delle reazioni termonucleari che producono energia nelle stelle. In particolare la reazione principale nelle stelle molto calde è il ciclo carbonio-azoto, mentre nelle stelle più fredde, come il Sole o più deboli, avviene normalmente la reazione protone-protone che trasforma idrogeno in elio. Bethe comprese che queste erano le uniche reazioni possibili. Questo lavoro, che ha fatto di lui uno dei padri dell'astrofisica nucleare, insieme ai contributi nella fisica nucleare in generale, gli è valso 30 anni dopo, nel 1967, il premio Nobel. In tutto, ha pubblicato più di 300 studi scientifici e tecnici, molti dei quali mantenuti segreti per lungo tempo a causa delle implicazioni militari. L'annuncio della sua morte è stato dato dalla Cornell University, dove Bethe aveva insegnato per decenni.
Cosmologi italiani trovano una nuova spiegazione al fenomeno. Intanto però simulazioni al computer indicano che l'energia oscura è presente nello spazio tra le galassie.
Le analisi del cromosoma femminile svelano interessanti differenze nella genetica di uomini e donne.
Il cratere dell'Arizona creato da un meteorite che impattò il suolo a una velocità più bassa del previsto.
Il WWF lancia l'allarme ghiacciai, con rischio inondazioni e siccità.
Lo scheletro costruito con calchi di ossa originali svela le differenze tra i sapiens e i neandertalensis.
Il segreto svelato dalle similitudini tra il DNA dei cinghiali e quello dei maiali domestici.
Il ciclo emerge da un database che contiene tutti i fossili marini mai scoperti, ma non convince tutti gli esperti.
Molti programmi spaziali della NASA potrebbero essere chiusi anzitempo per problemi di bilancio.
Un esperto americano ipotizza che la comparsa dell'agricoltura abbia bloccato una nuova era gliaciale.
I ricercatori della NASA stanno copiando le tecniche di movimento degli esseri viventi per i futuri robot.
Una nube spaziale di gas avrebbe trasformato la Terra in una gigantesca palla di neve e condotto molte specie all'estinzione.
Uno studio pubblicato su "Science" sembra porre fine alla querelle sull'intelligenza della nuova specie umana scoperta in Indonesia.
Aumenta il fitoplancton nei mari di tutto il mondo: a essere interessate da questo fenomeno in particolare le acque costiere.
Si chiama sinestesia ed è la capacità di mescolare sensazioni che provengono da organi di senso diversi. È questa qualità che può rendere grande un musicista.
Misurato per la prima volta il fenomeno che si verifica all'interno delle bolle di gas in un liquido colpite da onde sonore.
La nuova specie scoperta sull'isola indonesiana di Flores genera nuove polemiche fra gli scienziati.
Questo processo, finora sconosciuto, è stato scoperto da un team internazionale di ricercatori.
Si trova a circa 9 miliardi di anni luce da noi e potrebbe gettare nuova luce sulle prime fasi di vita dell'Universo.
Allestito al CERN di Ginevra, genererà un campo magnetico superiore di 4 volte a quello terrestre.
Abili cacciatori, questi dinosauri erano stati ritrovati solo nell'emisfero settentrionale.