Uno stato di animazione sospesa è stato ottenuto per la prima volta con successo nei mammiferi. A realizzarlo un gruppo di ricercatori del "Fred Hutchinson Cancer Research Center" di Seattle (USA) coordinati da Mark Roth. In un articolo uscito sulla rivista "Science", i ricercatori spiegano di essere riusciti a indurre in alcuni topi di laboratorio una riduzione molto forte delle attività metaboliche dell'organismo.

I topi erano stati inseriti in una gabbia sigillata con aria e acido solfidrico in 80 parti per milione. Dopo cinque minuti, il loro tasso di attività metabolica è calato sensibilmente, gli animali hanno smesso di muoversi, hanno perso conoscenza, il respiro è calato da 120 respiri al minuto a meno di dieci e la temperatura interna da 37 a 11 gradi centigradi. Lo stato di animazione sospesa è durato sei ore, poi l'aria della gabbia è stata purificata dall'acido solfidrico e i topi si sono risvegliati senza alcun danno.

L'acido solfidrico è prodotto normalmente dall'organismo e agisce interrompendo il processo con cui il corpo brucia ossigeno e produce energia. L'esperimento americano offre delle prospettive terapeutiche molto interessanti, ad esempio per la cura dei pazienti colpiti da ischemia (cioè dai danni provocati dalla mancanza di ossigeno). Poi, è possibile immaginare l'animazione sospesa dei pazienti in attesa di un organo, per guadagnare tempo utile per i trapianti. L'animazione sospesa potrebbe anche trovare una applicazione nella lotta contro il cancro, dal momento che le cellule cancerose hanno un grande bisogno di ossigeno.

I ricercatori sperano di poter sviluppare presto una vera e propria sostanza da iniettare, magari mescolata alla normale soluzione salina, con una piccola percentuale di un agente simile all'acido solfidrico che possa causare lo stato di animazione sospesa.