La rivista "Newsweek" ha scelto le dieci tecnologie di domani che potrebbero cambiare radicalmente il nostro modo di vita.
Le dieci innovazioni tecnologiche che potrebbero cambiare la vita di tutti i giorni vanno dai diamanti sintetici agli ascensori spaziali. A sceglierle è stata la rivista americana "Newsweek" che le presenta nel nuovo numero in edicola.
La prima sono i diamanti sintetici ad alto grado di purezza, realizzati negli anni novanta, ma che oggi possono diventare ancor più importanti come materiale per costruire microchip di nuova generazione. La seconda sono i sistemi computerizzati in grado di aiutare gli automobilisti a evitare incidenti: uno di questi chiamato Hal un giorno potrà controllare i freni e le ruote anteriori se capisce che il guidatore sta sbagliando manovra. Il terzo è un altro sistema computerizzato destinato agli automobilisti: questa volta scruta il viso di chi sta al volante, cercando di individuare i segni della fatica. La tecnica, chiamata Facelab, promette di essere applicata anche ai simulatori di volo e ai personal computer. Basterà guardare in un punto per attivare una funzione senza la necessità di ricorrere al mouse.
La quarta è un chip di memoria da inserire nel cervello umano: al suo interno le informazioni per parlare imparare una lingua straniera, per pilotare un aereo da combattimento. Al quinto microrobot simili a insetti che si possono muovere seguendo l'odore. Li studia Michael Dickinson del Caltech. Al sesto, i metodi per programmare le cellule, magari facendole crescere nella direzione e nella forma voluta. Al settimo, gli ascensori spaziali, come quelli progettati dal Liftport Group americano.
All'ottavo i vegetali fatti crescere sulla Terra a partire da semi spaziali. In Cina ci hanno già provato e hanno ottenuto grappoli di uva giganti. Al nono, le case anfibie di un progetto olandese, il Maasbommel, che potranno evitare danni troppo gravi in caso di inondazione. E al decimo nuovi materiali ultraleggeri e resistenti per le automobili del futuro: così si consumerà di meno e si risparmieranno le riserve di petrolio.
L'esplosione di una supernova 2 milioni e 800 mila anni fa potrebbe aver causato i cambiamenti climatici che spinsero gli ominidi ad abbandonare le foreste.
La reazione a catena controllata scoperta nelle rocce ricche di uranio di Oklo è dovuta alla presenza di acqua.
Quattro anni di studi hanno dimostrato che il riscaldamento globale inizia a mostrare i suoi effetti sulla regione artica.
Il passaggio ravvicinato della sonda Cassini-Huygens non ha ancora svelato del tutto le caratteristiche della superficie della luna di Saturno.
La straordinaria attività registrata da ricercatori tedeschi non può essere però l'unica causa del riscaldamento globale.
L'indizio cruciale è stata la velocità della stella compagna, tre volte superiore a quella delle altre stelle vicine.
Battezzato Homo floresiensis, appartiene alla grande famiglia dell'Homo erectus.
La Commissione riflette sulla debacle dei premi Nobel con sei vincitori americani e due israeliani.
Un vetrino da laboratorio con cellule cerebrali di un ratto è riuscito a pilotare con successo un simulatore di un aereo americano.
Le maree potrebbero favorire gli eventi sismici, almeno secondo un articolo pubblicato sulla rivista "Science".
Buona qualità, ma scienza insegnata senza alcun rapporto con la società. Ecco i problemi dei testi scientifici italiani.
Secondo i sindacati, l'Agenzia Spaziale Italiana attraversa un periodo difficile e intanto una proposta di legge vuole assegnarla al controllo della Presidenza del Consiglio.
Recenti analisi demografiche dimostrano che il tasso di fecondità più alto si ha in quei paesi dove il numero di matrimoni è minore.
Si tratta di astri con un movimento inusuale che potrebbero aver alterato la loro orbita per effetto dei bracci della Via Lattea.
Un gruppo di ricercatori guidati da Ignazio Ciufolini pubblica su "Nature" i risultati delle sue misurazioni dell'effetto di trascinamento dello spazio previsto dalla relatività.
Collisioni tra asteroidi grandi come catene montuose all'origine della nascita dei piccoli pianeti rocciosi.
Il materiale potrebbe rivoluzionare il modo con cui viene immagazzinato l'idrogeno, considerato il combustibile del futuro.
L'impatto di una cometa caduta in Germania meridionale in epoca romana potrebbe aver rilasciato un'energia 5 mila volte superiore a quella di Hiroshima.
Un raggio magnetico per spingere un'astronave alla conquista del Pianeta Rosso.