Buona qualità, ma scienza insegnata senza alcun rapporto con la società. Ecco i problemi dei testi scientifici italiani.
I libri di testo delle scuole elementari e medie italiane hanno una buona qualità scientifica. Ma è quasi assente una visione interdisciplinare della scienza, il suo rapporto con la società e con gli individui. I nostri ragazzi, insomma, studiano una "scienza fuori contesto".
Il dato emerge da una ricerca promossa dall'agenzia di giornalismo scientifico ZadiG Roma e realizzata da una équipe di insegnanti coordinati da Mario Fierli, ex direttore generale del Ministero dell'Istruzione presentato alla Città della Scienza di Napoli. La ricerca ha come titolo Le immagini e le pratiche della scienza nei libri di testo della scuola primaria e della scuola secondaria di primi grado e ha ricevuto un finanziamento del MIUR.
Dallo studio, che ha preso in considerazione 25 testi di scienze tra i più diffusi nelle scuole italiane, emerge un buon livello di contenuti e di metodologie soprattutto per le scienze fisiche e le scienze della vita. I risultati sono più differenziati per le scienze della Terra e dello spazio e per la scienze cosiddette "nella prospettiva personale". Lo studio cioè della scienza nel suo contesto sociale e individuale. In generale, i testi delle scuole medie, ma assai meno quelli delle elementari, hanno un riferimento a tutti i valori ritenuti fondamentali per capire che cosa significhi fare scienza. Nei primi anni della scuola italiana i libri di testo propongono una scienza ben strutturata, e tendono del resto a rispettare i "vecchi" programmi.
Però, hanno rilevato i ricercatori, la scienza viene presentata da un lato come una forma di conoscenza che si fonda sulla ragione, e dall'altro come uno strumento che è in grado di spiegare tutto e rimane immutabile nel tempo. La dimensione storica della scienza è spesso marginale o manca completamente, soprattutto nei testi della scuola elementare. Ad esempio lo studio dell'energia non propone una riflessione sui problemi sociali e ambientali derivati dall'uso delle diverse fonti. Oppure lo studio degli organismi viventi non ha collegamenti con la salute.
Il passaggio ravvicinato della sonda Cassini-Huygens non ha ancora svelato del tutto le caratteristiche della superficie della luna di Saturno.
La straordinaria attività registrata da ricercatori tedeschi non può essere però l'unica causa del riscaldamento globale.
L'indizio cruciale è stata la velocità della stella compagna, tre volte superiore a quella delle altre stelle vicine.
Battezzato Homo floresiensis, appartiene alla grande famiglia dell'Homo erectus.
La Commissione riflette sulla debacle dei premi Nobel con sei vincitori americani e due israeliani.
La rivista "Newsweek" ha scelto le dieci tecnologie di domani che potrebbero cambiare radicalmente il nostro modo di vita.
Un vetrino da laboratorio con cellule cerebrali di un ratto è riuscito a pilotare con successo un simulatore di un aereo americano.
Le maree potrebbero favorire gli eventi sismici, almeno secondo un articolo pubblicato sulla rivista "Science".
Secondo i sindacati, l'Agenzia Spaziale Italiana attraversa un periodo difficile e intanto una proposta di legge vuole assegnarla al controllo della Presidenza del Consiglio.
Recenti analisi demografiche dimostrano che il tasso di fecondità più alto si ha in quei paesi dove il numero di matrimoni è minore.
Si tratta di astri con un movimento inusuale che potrebbero aver alterato la loro orbita per effetto dei bracci della Via Lattea.
Un gruppo di ricercatori guidati da Ignazio Ciufolini pubblica su "Nature" i risultati delle sue misurazioni dell'effetto di trascinamento dello spazio previsto dalla relatività.
Collisioni tra asteroidi grandi come catene montuose all'origine della nascita dei piccoli pianeti rocciosi.
Il materiale potrebbe rivoluzionare il modo con cui viene immagazzinato l'idrogeno, considerato il combustibile del futuro.
L'impatto di una cometa caduta in Germania meridionale in epoca romana potrebbe aver rilasciato un'energia 5 mila volte superiore a quella di Hiroshima.
Un raggio magnetico per spingere un'astronave alla conquista del Pianeta Rosso.
Battezzato Cowboy Cluster si trova a circa 9000 anni luce dalla Terra.
Una ricerca estesa a tutto il mondo denuncia la grave minaccia che stanno correndo tutte le specie di rane, tritoni, salamandre e rospi.