Le maree potrebbero favorire gli eventi sismici, almeno secondo un articolo pubblicato sulla rivista "Science".
I terremoti potrebbero essere "incoraggiati" in qualche modo dalle maree. Il possibile legame è emerso da un articolo pubblicato nell'ultimo numero della rivista "Science" da un gruppo di ricercatori dell'Università della California di Los Angeles. Secondo gli scienziati, maree particolarmente alte sono state osservate in coincidenza con attività sismica. "Per una serie di eventi sismici — spiega Elizabeth Cochran, una delle autrici dell'articolo — abbiamo calcolato il livello delle maree corrispondenti e l'effetto di stress che esercitano sulla faglia, notando che c'è una buona correlazione".
Gli eventi sismici sono stati scelti attraverso un database chiamato Harvard Centroid-Moment Tensor: sono stati considerati duemila eventi, tutti accaduti tra il 1997 e il 2000 e tutti di livello superiore ai 5,5 gradi della scala Richter. Il 75% di questi eventi è avvenuto quando lo stress imposto dalle maree alla faglia era al suo massimo, contro il 25% avvenuto quando questo stress era al minimo.
I ricercatori si sono focalizzati sulle faglie di sovrascorrimento poco profonde che si trovano in regioni dove le maree sono particolarmente alte, come la Nuova Zelanda, l'America Meridionale e l'Alaska. Secondo il loro articolo, l'azione di stress sulle faglie è esercitata sia dai movimenti delle masse d'acqua che da quelle delle masse terrestri, spinte dall'attrazione esercitata dal Sole e dalla Luna. Alcune indizi di questo legame erano già emersi nel 2002, quando un'altra ricercatrice americana Maya Tolstoy, del Lamont-Doherty Earth Observatory alla Columbia University, aveva evidenziato un collegamento tra maree e terremoti, studiando le dorsali medio oceaniche.
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