Quattro anni di studi hanno dimostrato che il riscaldamento globale inizia a mostrare i suoi effetti sulla regione artica.
Uno studio durato quattro anni dimostra che i gas a effetto serra emessi da automobili e industrie stanno avendo un pesante impatto ambientale sull'Artico, riducendo le dimensioni dei ghiacciai, sciogliendo il permafrost e cambiando le condizioni climatiche. Lo studio è stato condotto da otto paesi (Stati Uniti, Canada, Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia, Russia e Svezia), i cui confini rientrano nella regione artica ed è stato pubblicato lo scorso 1° novembre in un articolo del "New York Times", anticipando quella che sarebbe dovuta essere la pubblicazione ufficiale prevista per il 9 novembre, in occasione dell'inaugurazione dell'International Scientific Symposium on Climate Change in the Arctic a Reykjavik in Islanda.
Condotta da oltre 300 scienziati, la ricerca evidenzia come questi cambiamenti avranno profondi effetti sulla vita delle comunità dell'Artico e conferma quanto già molti climatologi sostenevano: i gas serra sono una delle cause principali del riscaldamento globale. L'Artico "sta sperimentando uno dei più rapidi e gravi cambiamenti climatici visti sulla Terra — si legge nel rapporto. — Nei prossimi cent'anni il ritmo dei cambiamenti accelererà con profondi effetti sulle condizioni economiche, sociali ed ecologiche della regione. Effetti che in qualche caso si registrano già ora".
Alcuni scienziati europei hanno ritenuto importante rendere noto il rapporto prima delle elezioni presidenziali americani del 2 novembre. Secondo loro, infatti, l'amministrazione Bush avrebbe fatto pressioni per non pubblicarlo se non dopo le elezioni, visto la posizione del presidente sui cambiamenti climatici. Comunque, Gunnar Palsson, l'islandese a capo dell'Arctic Council, l'organismo internazionale che ha promosso lo studio, ha smentito che qualcuno dei paesi del consiglio abbia richiesto di ritardarne la pubblicazione.
Sono 24 i miliardi di anni che ci separano dal giorno del giudizio. Lo dimostra la velocità di alcune supernovae.
La matematica indica il modo migliore per copiare il modo con cui gli insetti riescono a scalare le pareti verticali.
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Le tracce del prodotto scoperte in un vasetto di 1800 anni fa.
Io, Ganimede e Callisto si allineano per offrire una spettacolare immagine del gigante del Sistema solare.
I raccolti dei cereali sono in crisi in tutto il mondo, colpa dei problemi legati ai cambiamenti climatici. E questo potrebbe riflettersi sui prezzi.
Calo dell'80% in pochi decenni del krill, l'anello principale della catena alimentare dei mari antartici.
L'esplosione di una supernova 2 milioni e 800 mila anni fa potrebbe aver causato i cambiamenti climatici che spinsero gli ominidi ad abbandonare le foreste.
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Il passaggio ravvicinato della sonda Cassini-Huygens non ha ancora svelato del tutto le caratteristiche della superficie della luna di Saturno.
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Battezzato Homo floresiensis, appartiene alla grande famiglia dell'Homo erectus.
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Un vetrino da laboratorio con cellule cerebrali di un ratto è riuscito a pilotare con successo un simulatore di un aereo americano.
Le maree potrebbero favorire gli eventi sismici, almeno secondo un articolo pubblicato sulla rivista "Science".