Va a tre scienziati giapponesi, Nambu, Kobayashi, Maskawa, il premio svedese per la fisica. ScienzaEsperienza ha chiesto un commento a H. Rubinstein, fisico a Stoccolma
È il meccanismo che dà massa alle particelle e che ha permesso alla materia e all'antimateria dell'universo di non essere simmetrici, quindi di dare forma all'Universo così come oggi lo osserviamo. Si chiama rottura spontanea di simmetria ed è uno dei pezzi essenziali del puzzle del Modello Standard, la teoria che descrive le particelle e le interazioni fondamentali. Proprio per questa scoperta, oggi 7 ottobre i tre fisici Yoichiro Nambu, Makoto Kobayashi, Toshihide Maskawa hanno ricevuto il Premio Nobel per la fisica.
Yoichiro Nambu, professore all’Enrico Fermi Institute dell’Università di Chicago, è stato tra i primi a condurre gli studi sulla rottura spontanea di simmetria ed è stato lui che per primo ha “colorato” le particelle elementari introducendo la “carica di colore” e aprendo così la porta alla cromodinamica quantistica.
Nel 1973 Makoto Kobayashi, oggi al High Energy Accelerator Research Organization di Tsukuba, e Toshihide Maskawa, del Yukawa Institute for Theoretical Physics di Kyoto, insieme hanno scritto quello che poi è divenuto il terzo articolo più citato nella fisica delle alte energie. Il lavoro dal titolo CP Violation in the Renormalizable Theory of Weak Interaction ha permesso poi di descrivere la matrice Cabibbo-Kobayashi-Maskawa, un oggetto matematico che permette di descrivere alcune proprietà delle interazioni deboli e dei quark. Per approfondire il contesto scientifico del premio, abbiamo chiesto un commento a Hector Rubinstein (DIpartimento di Fisica, Università di Stoccolma).
Il segretario generale dell'Accademia
Reale Svedese delle Scienze, Gunnar Öquist, ha dichiarato che
le ricerche condotte dai tre scienziati hanno
permesso di chiarire alcuni meccanismi riguardanti il Big Bang,
e ha sottolineato la contiguità di questo premio con gli esperimenti condotti al CERN con l'LHC.
Ma nella giornata di festeggiamenti non mancano però le delusioni: da più parti è stata manifestata molta amarezza per la mancata assegnazione del Premio Nobel per la Fisica a Nicola Cabibbo, presidente della Ponteficie Accademia delle Scienze. Roberto Petronzio, presidente dell'Istituto nazionale di fisica nucleare ha dichiarato di essere lieto che il premio Nobel sia stato attribuito a questo settore della fisica tuttavia "Kobayashi e Mascawa hanno come unico merito la generalizzazione, per altro semplice, di un'idea centrale la cui paternità è da attribuire al fisico italiano Nicola Cabibbo che, in modo autonomo e pionieristico, ha compreso il meccanismo del fenomeno del mescolamento dei quark, poi facilmente generalizzato dai due fisici premiati".
Petronzio non è il solo a pensarla così: su Facebook è nato un nuovo gruppo: si chiama Cabibbo deserved the nobel too. Se sei utente Facebook e vuoi aderire clicca qui.
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