Inventati gli eritrociti artificiali, utili in alcune malattie
I globuli rossi circolano nell’organismo portando ossigeno ai tessuti e eliminando l’anidride carbonica. Per fare questo devono a volte “strizzarsi” dentro a capillari sanguigni che arrivano fino a un diametro minimo di 3 micrometri. Alcune malattie come la malaria però fanno perdere alle cellule del sangue la capacità di deformarsi.
Date le dimensioni minime e la funzione complicata, nessuno fino ad oggi era mai riuscito a crearne una versione artificiale per aiutare le persone affette da queste patologie.
Joseph DeSimone, ingegnere chimico dell’Università del North Carolina, negli stati Uniti, pensa di esserci finalmente riuscito. Il ricercatore ha messo a punto dei piccoli sacchetti di polietilene glicolico, di soli 8 micrometri di diametro – delle dimensioni cioè comparabili a quelle dei globuli rossi umani – che riescono a deformarsi in modo tale da passare attraverso i capillari più sottili.
Il polietilene glicolico è una sostanza accettata dall’organismo umano, e si lega facilmente con altre sostanze, caratteristica che lo rende ideale per trasportare molecole, come per esempio l’emoglobina, alla quale si attaccano ossigeno e anidride carbonica. Questi globuli artificiali potrebbero inoltre trasportare anche farmaci nel circolo sanguigno.
DeSimone ha iniettato queste cellule artificiali in alcuni roditori che non hanno evidenziato alcun effetto avverso. Ora c’è bisogno di test più approfonditi.
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