Nei prodotti del decadimento della particella sigma potrebbe nascondersi la più leggera della particelle di Higgs. Ulteriori studi dovranno confermare o confutare questi recenti risultati
L’oggetto del desiderio dei fisici delle particelle potrebbe esserci già passato sotto il naso senza che nessuno se ne accorgesse
Il bosone di Higgs, che si pensa sia alla base della massa di tutte le altre particelle, fu ipotizzata nel 1960 nell’ambito del modello standard della fisica delle particelle. Altri modelli, noti come teorie supersimmetriche, che presuppongono una controparte pesante per ogni particella del modello standard, prevedono l’esistenza di molti diversi bosoni di Higgs, ognuno con massa differente. Secondo il fisico German Valencia dell’Iowa State University (Ames, Iowa, USA), il più leggero di questi bosoni potrebbe essere già stato prodotto.
Valencia e il suo gruppo hanno analizzato di nuovo i dati raccolti tra il 1997 e il 1999 con l’esperimento HyperCP condotto al Fermilab. HyperCP era stato progettato per registrare il decadimento di particelle esotiche con lo scopo di comprendere perché l’Universo sia fatto di materia piuttosto che di antimateria. Il gruppo di Valencia ha studiato i dati del decadimento della particella sigma in un protone, un muone e un antimuone. In base al modello standard, la coppia muone-antimuone dovrebbe avere energia variabile tra 210 e 240 megaelettronvolt (MeV). Nei tre eventi osservati nell’esperimento HyperCP, invece, si è registrata sempre la stessa energia pari a 214 MeV.
Con il modello standard si calcola che la probabilità che i tre decadimenti generino sempre la coppia muone-antimuone con la stessa energia sia circa 0,008. “È una probabilità molto bassa,” dice Valencia, secondo il quale è più probabile che la particella sigma decada in un protone e in un’altra particella intermedia con massa pari a 214 MeV. Questa particella intermedia decade poi in una coppia muone-antimuone, determinando così l’energia della coppia. E allora che cosa era la misteriosa particella? Il gruppo di Valencia suggerisce che potrebbe essere il più leggero dei bosoni di Higgs previsto dalla teoria della supersimmetria.
“Ovviamente eravamo molto emozionati che le condizioni corrispondessero proprio al bosone leggero di Higgs,” dice Valencia. “Tuttavia è facile dire ‘potrebbe essere’. La parte più difficile è spiegare perché questa particella di Higgs non è spuntata in nessun altro acceleratore di particelle.”
Per affrontare questo problema, il gruppo ha calcolato la probabilità che la particella di Higgs leggera sia prodotta dal decadimento di particelle come kaoni e mesoni B, fenomeno che è stato ampiamente studiato negli esperimenti con gli acceleratori, sia al CERN in Svizzera che a SLAC in California. Hanno scoperto che la natura dell’interazione delle particelle di Higgs con quelle particelle rendeva molto improbabile la produzione del bosone di Higgs leggero.
Dan Kaplan, uno dei partecipanti al progetto HyperCP dell’Illinois Institute of Technology a Chicago, che non era coinvolto nella ricerca della particella di Higgs, è molto interessato. Tuttavia pensa che siano necessarie ulteriori ricerche per confermare la scoperta. Purtroppo, l’esperimento HyperCP non può essere replicato, dato che il fascio di protoni usato è stato spento. “Tre eventi non sono sufficienti per accendere di nuovo il fascio, così non abbiamo possibilità di riprendere l’esperimento,” conclude Kaplan.
Un’altra possibilità è analizzare di nuovo i vecchi dati di HyperCP per cercare dei decadimenti che sono sfuggiti, compreso quelli che potrebbero scartare l’ipotesi Higgs. Kaplan dice: “Mi sento di suggerire ai miei colleghi di riprendere di nuovo in mano i vecchi dati.”
Valencia spera che il Large Hadron Collider (LHC), costruito al CERN e prossimo all’inaugurazione, si occuperà della ricerca della produzione di bosoni di Higgs leggeri in una serie di processi che il gruppo di Valencia ha indicato. “Speriamo che i nostri risultati siano di ispirazione per nuove ricerche che confermino o escludano che si tratti di bosoni di Higgs”, conclude lo scienziato.
Zeeya Merali
Basta essere il primogenito nato da una madre giovane. È quanto emerge da un’analisi dei dati anagrafici di quasi un migliaio di centenari nati tra il 1875 e il 1899 negli Stati Uniti
I gas rilasciati nell’atmosfera dalle grandi eruzioni vulcaniche hanno effetti notevoli sul clima di tutto il pianeta. Oggi complesse simulazioni al computer potrebbero permettere di prevederne gli effetti, permettendo così di pianificare le conseguenze e salvare vite umane
Un nuovo software per organizzare e selezionare la produzione di articoli scientifici nel campo della chimica potrebbe aiutare gli scienziati a orientarsi meglio nell’enorme quantità di informazioni. Si basa sul web semantico, un sistema che cerca di insegnare ai computer a processare con intelligenza i documenti elettronici
La variabilità tra gli esseri umani è molto più marcata di quanto supposto finora sulla base della mera diversità genetica. Due ricerche indipendenti dimostrano che anche la variazione del numero di copie dei tratti di DNA ha un ruolo determinante. Questi risultati sono di grande portata e rappresentano una rivoluzione della genetica umana
Alcune persone sentono un gusto associato alle parole. Questa capacità si chiama sinestesia lessico-gustativa. Sembra che questa esperienza sia legata al concetto e non al suono della parola
Una simulazione con più di 200 milioni di oggetti ha riprodotto con grande accuratezza una possibile storia della nascita delle galassie a partire da grumi di materia oscura. Per confermare i risultati della simulazione si aspettano i risultati del telescopio GLAST che sarà lanciato nel 2007
Semi di cotone geneticamente modificati potranno essere purificati dalla tossina gossypol che li rende velenosi per animali e uomini. Dato il loro alto contenuto in proteine, tra alcuni anni potrebbero diventare una risorsa alimentare per le popolazioni dei paesi poveri
Saper comunicare significa usare la stessa dose di parole e gesti. Un recente studio dimostra che i bilingui, che parlano una lingua molto gestuale e l’altra poco gestuale, acquisiscono la capacità di accompagnare le parole ai gesti qualunque lingua parlino
Sono previste centinaia di stelle cadenti all’ora nel cielo notturno di questa fine settimana. Uno spettacolo particolarmente ricco, quest’anno, favorito dall’assenza della Luna
Un recente esperimento sulle lucertole dimostra che la selezione naturale, il processo attraverso il quale si realizza l'evoluzione delle specie, può cambiare direzione nel giro di qualche mese.
Due ricerche congiunte hanno sequenziato una frazione del genoma dell’uomo di Neanderthal, e pongono il momento della separazione dal nostro antenato comune tra 516 000 e 706 000 anni fa. Entro due anni la sequenza completa
Una serie di palloni riflettenti, che formano un grande specchio orbitante intorno a Marte, potrebbero fornire la luce e l’energia necessaria a future missioni di esplorazione e colonizzazione
La semplice regolazione della pesca non basta a proteggere gli ambienti più delicati e complessi come le distese fangose lasciate dalle maree, dove gli uccelli migratori si fermano a riposarsi e a rifocillarsi. Ci vuole un programma di sviluppo sostenibile
Il virus dell’Ebola è stato trovato anche nei pipistrelli, e si sta espandendo attraverso l’Africa dirigendosi verso la zona dove abita l’ultima grande popolazione di gorilla delle pianure
Il progetto di sequenziamento dei genomi di animali estinti risalenti all’utima era glaciale può contribuire a comprendere le ragioni della loro scomparsa. Dopo il successo del sequenziamento del genoma del mammut mancano ora i fondi per continuare