Vai ai contenuti. Spostati sulla navigazione

Nanoruggine per purificare l’acqua

Bastano una calamita e un po’ di ruggine ridotta alle dimensioni nanoscopiche per produrre un dispositivo capace di purificare l’acqua contaminata da arsenico. Una speranza per i paesi più poveri

Una nuova ricetta a base di nanoruggine potrebbe fornire alle nazioni povere un dispositivo semplice ed economico per purificare l’acqua potabile contaminata con arsenico.

La contaminazione da arsenico è legata all’insorgere del cancro alla vescica, che rappresenta un problema grave in molte zone, specialmente nel Bangladesh e nel vicino stato indiano del Bengala occidentale.

I chimici sanno che l’arsenico si lega bene con gli ossidi di ferro, tra cui la ruggine, ma le tecniche per realizzare queste reazioni erano finora lente e complicate.

Vicki Colvin e colleghi della Rice University a Houston in Texas hanno capito che l’efficenza del processo potrebbe essere migliorata riducendo la dimensione delle particelle di ossido di ferro. Infatti una data quantità di ossido fatta di particelle più piccole possiede una superficie maggiore disponibile per il legame della stessa quantità fatta di particelle più grandi.

“Un chilogrammo di nanoruggine ha la stessa superficie di un campo di calcio,” dice Calvin. “Quindi si può trattare una quantità di arsenico molto superiore con meno materiale.”

I ricercatori hanno aggiunto ossido di ferro di dimensioni nanoscopiche ad acqua contaminata; l’ossido si è legato con l’arsenico. Poi hanno magnetizzato le nanoparticelle con un elettromagnete e infine hanno estratto il tutto. “Il campo magnetico necessario è di intensità estremamente bassa,” dice Calvin. “Addirittura possiamo estrarre il composto usando una semplice calamita, e questo rende il metodo molto pratico”.

Gli scienziati pensano che sia necessario una campo magnetico di bassa intensità perché le nanoparticelle magnetizzate si allineano e formano tutte insieme un grande magnete e vengono attirate al suo interno.

Attualmente, gli alti costi per produrre nanoparticelle implicano che il metodo è ancora troppo caro per essere usato su vasta scala. Tuttavia, in linea di principio, le nanoparticelle sono facili da produrre: il gruppo di Calvin le ha prodotte sciogliendo pezzi di ruggine in un acido oleico riscaldato, una sostanza che si trova nel normale olio di oliva.

“Le temperature necessarie al processo sono raggiungibili in una padella,” afferma Calvin. “Così stiamo ora cercando di sviluppare un metodo di produzione usando ingredienti e attrezzature disponibili nelle nazioni povere”. La ricerca è stata pubblicata su “Science” (vol. 314, p. 964).

Zeeya Merali

In arrivo lo sciame delle Leonidi

Sono previste centinaia di stelle cadenti all’ora nel cielo notturno di questa fine settimana. Uno spettacolo particolarmente ricco, quest’anno, favorito dall’assenza della Luna

17 novembre 2006

La selezione naturale al lavoro nelle “isole delle lucertole”

Un recente esperimento sulle lucertole dimostra che la selezione naturale, il processo attraverso il quale si realizza l'evoluzione delle specie, può cambiare direzione nel giro di qualche mese.

17 novembre 2006

Sequenziato un tratto di genoma di Neanderthal

Due ricerche congiunte hanno sequenziato una frazione del genoma dell’uomo di Neanderthal, e pongono il momento della separazione dal nostro antenato comune tra 516 000 e 706 000 anni fa. Entro due anni la sequenza completa

16 novembre 2006

Specchi spaziali per creare ambienti terrestri su Marte

Una serie di palloni riflettenti, che formano un grande specchio orbitante intorno a Marte, potrebbero fornire la luce e l’energia necessaria a future missioni di esplorazione e colonizzazione

15 novembre 2006

Uccelli migratori a corto di carburante

La semplice regolazione della pesca non basta a proteggere gli ambienti più delicati e complessi come le distese fangose lasciate dalle maree, dove gli uccelli migratori si fermano a riposarsi e a rifocillarsi. Ci vuole un programma di sviluppo sostenibile

14 novembre 2006

Nuova ondata di Ebola minaccia le ultime grandi scimmie

Il virus dell’Ebola è stato trovato anche nei pipistrelli, e si sta espandendo attraverso l’Africa dirigendosi verso la zona dove abita l’ultima grande popolazione di gorilla delle pianure

13 novembre 2006

Congelato il Progetto genoma dell’era glaciale

Il progetto di sequenziamento dei genomi di animali estinti risalenti all’utima era glaciale può contribuire a comprendere le ragioni della loro scomparsa. Dopo il successo del sequenziamento del genoma del mammut mancano ora i fondi per continuare

13 novembre 2006

I mega terremoti dell’Himalaya

La collisione tra il subcontinente indiano e la zolla asiatica produce enormi quantità di energia che vengono imprigionate nelle profondità terrestri sotto il massiccio dell’Himalaya. Vengono liberate sotto forma di devastanti megaterremoti ogni circa 1000 anni

10 novembre 2006

Il profilo di Mercurio

Il recente transito di Mercurio davanti al Sole può rivelare importanti caratteristiche della sua tenue atmosfera, scoperta nel 1985 e fatta di atomi di sodio

9 novembre 2006

Energia del futuro: sporca e insicura

L’International Energy Agency si sposta verso le posizioni ambientalistiche: ci vuole più attenzione per l’ambiente se si vuole evitare una catastrofe globale, economica e ambientale

8 novembre 2006

Il modo perfetto di tagliare una torta

I matematici hanno trovato un metodo per dividere qualunque oggetto tra due o più persone che lascia tutti soddisfatti

7 novembre 2006

Nuova arma contro le malattie da prioni

Nuovi composti sintetizzati da chimici tedeschi distruggono i prioni con un’efficacia senza precedenti

7 novembre 2006

Lezioni di sopravvivenza

Le specie rare hanno una maggiore probabilità di sopravvivere se sono distribuite in molti luoghi diversi. Questi i recenti risultati di uno studio condotto in America settentrionale su fossili di piccoli mammiferi di oltre un milione di anni

6 novembre 2006

© Copyright Sissa Medialab srl - Trieste (Italy) - 2006-2009
In collaborazione con Ulisse e Zadig