Il recente transito di Mercurio davanti al Sole può rivelare importanti caratteristiche della sua tenue atmosfera, scoperta nel 1985 e fatta di atomi di sodio
Mercoledì gli osservatori di tutto il mondo erano puntati su Mercurio che ha transitato davanti al Sole: un evento raro che non si ripeterà più fino al 2016. Permetterà forse di chiarire alcuni aspetti della tenue atmosfera del pianeta.
Durante il transito, cominciato alle 1912 GMT (1112 PST), Mercurio è apparso come un cerchietto di appena un duecentesimo del diametro del Sole.
Affinché dalla Terra si veda Mercurio transitare davanti al Sole, il pianeta deve trovarsi esattamente tra la Terra e il Sole. Se Mercurio e la Terra orbitassero intorno al Sole sullo stesso piano, questo evento si ripeterebbe ogni 116 giorni, quando Mercurio, che compie un giro completo intorno al Sole ogni 88 giorni, raggiungerebbe la Terra nella sua orbita.
Ma, dato che le orbite dei due pianeti sono orientate su piani lievemente inclinati l’uno rispetto all’altro, il transito di Mercurio avviene solo 13 volte al secolo.
Il recente transito di Mercurio è stato visibile da un’ampia fascia della Terra, che comprende le Americhe, l’Australia e l’Asia orientale. Il Sole è tramontato prima del completamento del transito per gli osservatori che si trovavano nelle Americhe, a eccezione di quelli sulla costa ovest.
Per osservare il transito sono necessari telescopi o binocoli con dei filtri speciali, dato che guardare direttamente il Sole può provocare danni gravi e permanenti alla vista.
Il filmato del transito fino al momento in cui Mercurio esce dal disco del Sole alle 0010 GMT di giovedì (le 1610 PST di mercoledì) e le animazioni realizzate con una serie di immagini sono a disposizione online.
Oltre alla spettacolarità dell’evento, gli scienziati studiano il transito per cercare di scoprire qualcosa in più sulla tenue atmosfera di Mercurio, che è composta principalmente di atomi di sodio, probabilmente espulsi dalla superficie del pianeta dalle particelle del vento solare.
Andrew Potter, astronomo del National Solar Observatory di Tucson in Arizona, USA, che nel 1985, insieme a Thomas Morgan, osservò per primo l’atmosfera di Mercurio, ha seguito il transito con il telescopio solare McMath-Pierce all’Osservatorio di Kitt Peak, in Arizona.
Potter è alla ricerca di variazioni nella densità dell’atmosfera in corrispondenza di zone diverse del pianeta. “Per scoprire la quantità di sodio contenuta nell’atmosfera possiamo misurare quanta luce solare viene assorbita,” afferma lo scienziato.
David Shiga
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