Si trova a circa 9 miliardi di anni luce da noi e potrebbe gettare nuova luce sulle prime fasi di vita dell'Universo.
Astronomi americani hanno scoperto un ammasso galattico distante dalla Terra più di tutti quelli finora conosciuti. Si trova a circa 9 miliardi di anni luce da noi, mentre quello che finora era ritenuto il più lontano si trova a circa 8,5 miliardi di anni luce. I 500 milioni di anni luce in più sono particolarmente significativi, perché danno la possibilità di studiare come era l'Universo nelle sue prime fasi di vita.
La scoperta è stata effettuata da un gruppo di ricercatori guidati da Christopher Mullis della University of Michigan di Ann Arbor. Secondo Mullis, l'ammasso si è iniziato a formare quando l'Universo non aveva più di 2 miliardi e mezzo di anni di età e la sua crescita si è fermata circa due miliardi di anni dopo.
Le teorie cosmologiche sottolineano che le prime galassie si sono formate poche centinaia di milioni di anni dopo il big bang, e si sono ben presto riunite in quelli che vengono definiti "proto ammassi" di centinaia di galassie. Questo appena scoperto ne potrebbe contenere migliaia. Fino a oggi sono stati scoperti solo altri cinque ammassi più vecchi di 7 miliardi e mezzo di anni, mentre ne sono stati trovati circa mille distanti circa 3,5 miliardi di anni luce. Questa carenza di ammassi antichi dipende, secondo Mullis, dal fatto che all'epoca l'Universo non aveva ancora costruito strutture cosí grandi.
L'ammasso in questione, battezzato XMMU J2235.3-2557, è stato individuato dopo un'accurata osservazione realizzata grazie al Very Large Telescope in Cile e al satellite a raggi X XMM-Newton. Secondo gli scienziati potrebbe rappresentare il primo passo verso la scoperta di oggetti celesti ancora più lontani e quindi più antichi. Soprattutto però potrebbe offrire una conferma osservativa alle teorie esistenti oggi sulla formazione delle galassie e degli ammassi di galassie.
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