I dati dei satelliti dimostrano che l'inquinamento atmosferico grava anche su regioni prevalentemente agricole.
Una cappa di inquinamento grande cinque volte quella che sovrasta Los Angeles avvolge 100 milioni di indiani nello Stato settentrionale di Bihar. Lo dimostra uno studio condotto da Larry Di Girolamo, professore di Scienze atmosferiche all'Università dell'Illinois di Urbana-Campaign, e basato sull'analisi dei dati raccolti in quattro anni dallo strumento Multi-angle Imaging Spectro-Radiometer (MISR) a bordo del satellite della Nasa Terra.
"Si tratta dell'analisi più dettagliata dell'inquinamento atmosferico che grava sul subcontinente indiano — spiega Di Girolamo —. MISR misura la luce solare riflessa da nove angoli diversi e determina cosí la quantità di particolato presente nell'atmosfera".
A sorpresa, una grande quantità di polveri e particelle sottili è stato scoperto su Bihar, uno Stato essenzialmente agrario con un'alta densità di popolazione. La fonte di questo inquinamento è soprattutto la combustione inefficiente di grandi quantità di combustibili organici per la cottura e l'uso domestico. Le particelle emesse nell'atmosfera rimangono molto vicine al suolo, intrappolate nelle valli e durante l'inverno non si disperdono a causa del sistema predominante di alta pressione atmosferica.
"Il risultato è un inquinamento che ha effetti sia sul clima locale che sulla salute degli esseri umani", continua Di Girolamo. "Le particelle sospese in aria danneggiano il tessuto dei polmoni e possono alterare le precipitazioni e la temperatura, alterando il riscaldamento dell'atmosfera da parte dei raggi solari". Il ruolo delle particelle sospese rimane una delle incertezze più importanti nell'elaborazione dei modelli atmosferici. Molti scienziati pensano che queste particelle possano influenzare anche i processi di formazione delle nubi e quindi influire sul clima a livello globale.
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