Non gli davano più di tre mesi di vita: la polvere marziana impedirà il suo lavoro, dicevano, e non potrà reggere a lungo. Ma Spirit ha sorpreso tutti e, a un anno dal suo arrivo sul pianeta rosso, la sua missione dà ancora frutti importantissimi.
La NASA ha celebrato nel suo laboratorio di Pasadena, in California (il JPL), il primo anniversario dell'arrivo su Marte del robot Spirit. Una missione che doveva durare solo tre mesi e che invece si è prolungata fino a un anno, dando dei notevoli e inaspettati risultati scientifici. Da quando è atterrato nel cratere Gusey, il 3 gennaio dell'anno scorso, il robot ha percorso vari chilometri alla ricerca di tracce che aiutino gli scienziati a comprendere il passato geologico di Marte e a studiare la possibilità che il pianeta abbia ospitato acqua e vita. Venti giorni più tardi, il 24 gennaio, Spirit è stato raggiunto dal suo robot gemello, Opportunity, che si è posato sulla parte opposta del pianeta.
Gli scienziati della NASA avevano programmato per i robottini marziani una vita di soli tre mesi, perché prevedevano che la polvere sollevata dal loro movimento e dai venti che spazzano la superficie del pianeta rosso avrebbe finito per ricoprire le macchine, rendendole alla lunga inutilizzabili. è accaduto, al contrario, che il vento marziano ha giocato a favore di Spirit e Opportunity, mantenendone relativamente limpidi i pannelli solari, e permettendo loro di allargare enormemente il raggio di azione e la visibilità.
In questo momento, Spirit si trova sulle Columbia Hills, una zona di colline a circa 3 chilometri di distanza dal cratere dove è avvenuto l'atterraggio un anno fa, e da qui continua a inviare informazioni preziose. Ma la sua missione non è stata sempre tranquilla. Anzi, nelle prime settimane si è addirittura temuto che non potesse nemmeno arrivare ai fatidici tre mesi, a causa di un problema di software che lo tenne muto per qualche tempo. Per fortuna, il guasto fu individuato e riparato tempestivamente dagli ingegneri della NASA, permettendogli di raggiungere brillantemente la bellezza di un anno di vita su Marte.
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