Spesso la proprietà intellettuale e il patrimonio genetico dei Paesi del Terzo mondo viene sfruttato senza nulla in cambio. Due associazioni lanciano un appello per un sistema più equo di condivisione dei guadagni.
"Access and Benefit Sharing". Sono queste le parole chiave di una proposta lanciata durante la settima conferenza delle parti della Convention on Biological Diversity a Kuala Lumpur, in Malesia, da due organizzazioni, la World Intellectual Property Organization (WIPO) e la United Nations Environment Programme (UNEP). L'obiettivo è quello di raggiungere un'equa condivisione delle risorse e delle conoscenze in ambito biologico, garantendo i giusti benefici anche agli stati e alle popolazioni del Terzo mondo, il cui patrimonio viene spesso saccheggiato senza ricevere nulla in cambio.
Le popolazioni indigene sono infatti custodi non solo di un sapere che si tramanda da tradizioni lontane, ma di concrete risorse genetiche (sia animali che vegetali) su cui si basa la miliardaria industria del biotech mondiale. Secondo i sostenitori della proposta, una giusta regolamentazione in questo settore imporrebbe alle grandi compagnie di condividere i guadagni con le piccole comunità nei paesi in via di sviluppo, combattendo la povertà di queste regioni, e contribuendo a incentivare la conservazione della loro biodiversità, e delle loro risorse.
Secondo Klaus Toepfer, direttore dell'UNEP, "proteggere la proprietà intellettuale e naturale di questi luoghi è molto importante non solo per salvaguardarli, ma anche perché ci permetterà di scoprire nuovi prodotti ed eventualmente nuove cure". Per evidenziare il problema, le organizzazioni hanno presentato due esempi, relativi a una "medicina miracolosa", estratta da una pianta indiana con apparenti proprietà benefiche, e al gene di un particolare tipo di riso dell'India occidentale, sfruttato dall'industria mondiale.
Con la firma della Francia, il cinquantesimo stato, la Convenzione di Stoccolma, che mette al bando le sostanze chimiche pericolose, acquista valore legale ed entrerà in vigore tra 90 giorni.
Tutti i cani potrebbero avere solo 10 progenitori. Ad affermarlo, uno studio americano, che ha identificato i migliori amici dell'uomo di 15 mila anni fa.
Meno possibilità di collaborazione, e sempre maggiori difficoltà per riuscire a bilanciare famiglia e lavoro. Le donne scienziato denunciano una grande disparità.
Gli esperti di geologia e paleoclimatologia lanciano un appello. Dal confronto col passato, il nostro pianeta è sempre più caldo e ricco di gas nocivi.
Si è formata quando l'Universo aveva soltanto 750 milioni di anni. È l'oggetto più lontano da noi mai visto dai telescopi: potrebbe dirci di più su come si sono sviluppate stelle e galassie.
La fioritura in primavera è normale. Tanto che pochi si chiedono il perché la scelta è caduta proprio su questa stagione. La risposta, trovata al Max Planck Institute, è che sarebbe tutta colpa di una proteina che si attiva con la luce del Sole.
Le grandi piramidi d'Egitto potrebbero essere nate per caso. Un piccolo tumulo sopra la tomba dei faraoni si è ingrandito sempre di più.
Il nucleo metallico della Terra potrebbe essere stato generato dalla collisione di tanti piccoli pianeti in formazione. Uno studio cerca di fare chiarezza su cosa è successo durante nascita del nostro pianeta.
Meglio ellissoidi che sferici. Alcuni ricercatori americani hanno dimostrato perché gli M&Ms si dispongono così bene all'interno del pacchetto.
Il loro volo non sempre segue il percorso più breve. Spesso i piccioni stabiliscono le loro rotte in base a punti di riferimento a terra, come dimostra un nuovo studio inglese.
L'Istituto di tecnologie biomediche del Cnr di Milano ha messo a punto un chip a Dna che sarà in grado di individuare in svariati alimenti la presenza di Ogm.
Saranno 15 piccoli ratti i primi a prendere il volo per il Pianeta Rosso. Entro il 2006, infatti, la Nasa spedirà gli animali in missione spaziale, in attesa di poter mandare l'uomo.
Grazie alla deviazione di alcuni fiumi potrebbe essere salvato il bacino del Mare d'Aral, destinato alla desertificazione. Oltre a risolvere la crisi idrica delle ex repubbliche sovietiche.
Sono dei veri e propri specchi dell'Universo. Si tratta delle lenti gravitazionali, ovvero galassie che riproducono oggetti celesti lontani. E per la prima volta sono state scattate tre foto.
Già nell'antichità univano il sapere di matematica, geometrica ed ingegneria. Si tratta delle catapulte, massimo sapere scientifico fino all'invenzione della polvere da sparo.
Nuovi strumenti nanotecnologici, dalle nanoparticelle ai nanocomposti. A svilupparli saranno 13 università europee, tra cui gli atenei di Urbino e di Roma Tor Vergata, grazie a un finanziamento dell'Unione Europea.
A volte hanno intensità minore, ma fanno più vittime. Le catastrofi naturali nei paesi poveri hanno un impatto più forte che in altre parti del mondo, causando molte più vittime. Lo rende noto un recente rapporto dell'Undp (Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite)