La fioritura in primavera è normale. Tanto che pochi si chiedono il perché la scelta è caduta proprio su questa stagione. La risposta, trovata al Max Planck Institute, è che sarebbe tutta colpa di una proteina che si attiva con la luce del Sole.
La primavera si avvicina, e molti tipi di fiori sono pronti a sbocciare. Ma cosa dà il via a questo processo? A spiegarlo, un gruppo di ricercatori del Max Planck Institute, che ha pubblicato sul nuovo numero di Science uno studio che svela i meccanismi nascosti nelle piante, e che regolano al loro interno lo scorrere delle stagioni. Il modo di misurare il passare del tempo nei vegetali è stato spiegato attraverso l'isolamento di geni e proteine che svolgono un ruolo chiave in questo processo.
In particolare, i ricercatori hanno analizzato i processi molecolari legati alla proteina constans, la principale responsabile della fioritura. Questa proteina si accumula sempre di più nei nuclei delle piante all'aumentare dell'esposizione al sole, ovvero come avviene all'allungarsi delle giornate durante la primavera.
Nel corso delle corte giornate d'inverno, la proteina è quasi assente nelle piante. I ritmi di constans sono quindi sensibili alla luce, entrando in azione quando le piante sono esposte ai raggi del Sole per più di 12 ore al giorno. La scoperta potrebbe aprire nuove applicazioni non solo in floricultura, ma potrebbe migliorare anche molte coltivazioni in agricoltura.
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