A volte hanno intensità minore, ma fanno più vittime. Le catastrofi naturali nei paesi poveri hanno un impatto più forte che in altre parti del mondo, causando molte più vittime. Lo rende noto un recente rapporto dell'Undp (Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite)
Appena l'11 per cento della popolazione esposta alle catastrofi naturali - terremoti, eruzioni vulcaniche, tempeste tropicali, siccità e altri eventi naturali disastrosi - vive in paesi poveri; ma la percentuale delle vittime, proprio in quegli stessi paesi raggiunge il 53 per cento: lo rende noto un recente rapporto dell'Undp (Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite) intitolato "Ridurre i rischi dei disastri: una sfida per lo sviluppo", presentato oggi a Nairobi ma diffuso simultaneamente anche in America Latina e negli Stati Uniti.
Gli esperti specificano che il numero delle morti dovute a eventi naturali è comunque "solo la punta dell' iceberg"; è "l'impatto economico, combinato con le perdite di vite umane, a diventare devastante per popolazioni che già vivono ai margini della società". Anche a conforto di questa analisi, il documento dell'Undp offre i seguenti dati: la Corea del Nord ha la più alta percentuale annuale di morti per disastri naturali — 606 persone ogni milione di abitanti — seguita da: Mozambico (328), Armenia (324), Sudan (275) ed Etiopia (273).
Prendendo in esame in particolare il caso dei terremoti, il rapporto dell'Undp sostiene che, dal 1980 al 2000, circa 130 milioni di persone nel mondo sono state esposte a un sisma e quasi 160 ,000 sono morte. Anche prima della catastrofe del 26 dicembre 2003 nella città di Bam, l'Iran risultava al secondo posto, negli ultimi due decenni, per numero di vittime, con un totale di quasi 50 000 morti in terremoti (al primo posto c'è l'Armenia). Dall'analisi dell'Undp è risultato che i Paesi poveri con frequenti attività sismiche — l'Iran, ma anche l'Afghanistan e l'India — registrano in proporzione perdite di vite umane maggiori rispetto ad altri paesi a rischio terremoto come Giappone e Stati Uniti.
Spesso la proprietà intellettuale e il patrimonio genetico dei Paesi del Terzo mondo viene sfruttato senza nulla in cambio. Due associazioni lanciano un appello per un sistema più equo di condivisione dei guadagni.
Il loro volo non sempre segue il percorso più breve. Spesso i piccioni stabiliscono le loro rotte in base a punti di riferimento a terra, come dimostra un nuovo studio inglese.
L'Istituto di tecnologie biomediche del Cnr di Milano ha messo a punto un chip a Dna che sarà in grado di individuare in svariati alimenti la presenza di Ogm.
Saranno 15 piccoli ratti i primi a prendere il volo per il Pianeta Rosso. Entro il 2006, infatti, la Nasa spedirà gli animali in missione spaziale, in attesa di poter mandare l'uomo.
Grazie alla deviazione di alcuni fiumi potrebbe essere salvato il bacino del Mare d'Aral, destinato alla desertificazione. Oltre a risolvere la crisi idrica delle ex repubbliche sovietiche.
Sono dei veri e propri specchi dell'Universo. Si tratta delle lenti gravitazionali, ovvero galassie che riproducono oggetti celesti lontani. E per la prima volta sono state scattate tre foto.
Già nell'antichità univano il sapere di matematica, geometrica ed ingegneria. Si tratta delle catapulte, massimo sapere scientifico fino all'invenzione della polvere da sparo.
Nuovi strumenti nanotecnologici, dalle nanoparticelle ai nanocomposti. A svilupparli saranno 13 università europee, tra cui gli atenei di Urbino e di Roma Tor Vergata, grazie a un finanziamento dell'Unione Europea.
Non solo frasi e parole. Presto sarà possibile utilizzare motori di ricerca sul web che ci permettono di trovare immagini e animazioni. Grazie ad Aim@Shape, un progetto di ricerca europeo coordinato da alcuni ricercatori del Cnr di Genova.
Le conseguenze dannose dell'effetto serra si sentono anche a grande distanza. Secondo uno studio svolto negli Stati Uniti, gli strati più esterni dell'atmosfera terrestre stanno diventando sempre più sottili.
Se verrà confermata la loro esistenza, verranno aggiunti alla tavola periodica degli elementi. Si tratta di Ununtrium e Ununpentium, due nuovi elementi scoperti in laboratorio, che contengono 113 e 115 protoni.
La genomica non è importante solo per l'uomo. Alcuni ricercatori americani hanno sequenziato il genoma di una comunità di microbi, scoprendo nuovi particolari su come gli organismi interagiscono in un ecosistema.
Un manifesto della roboetica. E ancora robot antropomorfi con cui interagire e gel-robot che nuotano. Sono solo alcuni dei protagonisti di Roboethics, il Simposio Internazionale a Sanremo che ha aperto il dibattito sui principi etici del mondo della robotica.
Se l'uomo vuole andare su Marte, i tempi del viaggio dovranno sicuramente accorciarsi. A lavorarci un gruppo di ricercatori australiani. Intanto Spirit riprende a mandare immagini dal Pianeta Rosso.
Città più vivibili, fluide e sostenibili. E quindi meno inquinamento e maggiore mobilità. È nato Mobilis, un nuovo sistema virtuale per trovare applicazioni possibili di quello che sembra uno scenario lontano.
Presto i primi risultati del progetto Finuda dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare per indagare contemporaneamente la formazione e il decadimento degli ipernuclidi. I risultati porteranno nuove informazioni sulla struttura dei nuclei atomici.
L'eco è quanto rimane di un lampo di raggi gamma ed è stato individuato dall'osservatorio spaziale XMM-Newton dell'Agenzia spaziale europea (Esa). Nelle immagini scattate appare come una serie di cerchi concentrici. Lo studio delle immagini potrebbe aiutare a puntare i telescopi laddove stanno nascendo nuove stelle.
Le nuvole di ghiaccio si formano a una altezza di circa 93 chilometri, quando la temperatura in quella fascia di atmosfera scende al di sotto dei meno 125 gradi Celsius. Le misure hanno dimostrato che in media le nubi sul Polo Sud sono più alte di tre chilometri e mezzo rispetto a quelle sul Polo Nord.