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2009

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37 oggetti

Percore nere
Erano gli anni Sessanta. Anzi, i favolosi anni Sessanta. C'erano i manicomi elettrici, quelli dove dove tutti sembravano santi e il direttore era il più santo di tutti, uguale a Gesù Cristo; e gli elettrodi erano usati per far scomparire la paura e accendere la luce nel cervello. Poi sono venuti gli anni Settanta, il movimento antipsichiatrico, e la legge 180 che ha spento l'elettricità nei manicomi. Nicola, la pecora nera protagonista dello spettacolo di Ascanio Celestini, pascola tra scuola, manicomio e supermercato. In ognuno di questi luoghi vive uno stato di subalternità, vittima della subalternità dell'altro, che prima veste di una maestra, poi di una suora sorda che non sente le sue scuregge, poi di un direttore di un supermercato, anche lui uguale a Gesù Cristo. Dopo più di trent'anni dalla legge Basaglia sono molti i residui manicomiali ancora in piedi: ospedali psichiatrici giudiziari, manicomi privati, centri di permanenza temporanei per immigrati clandestini o classi separate per i bambini stranieri. Luoghi fatti apposta per raccogliere e rinchiudere nuove pecore nere. Nei favolosi anni duemila, non sarà arrivata l'ora di staccare la spina anche lì?
(14 gennaio 2009)
Clandestini
Animali e piante senza permesso di soggiorno di Marco...
(16 gennaio 2009)
Bombe di semi
La guerrilla, o critical, gardening nasce negli Stati Uniti negli Anni Settanta e altro non è che giardinaggio volontario e politico, generalmente praticato nelle aree urbane con l'intento di abbellire gli spazi degradati e allo stesso tempo comunicare a tutti che un altro modo di vivere la terra c'è, anche in città. C'è chi pianta fiori nelle aiuole abbandonate, chi coltiva pomodori e zucchine sul marciapiede e chi trasforma in parchi aree urbane abbandonate. Sedna ha intervistato Richard Reynolds, uno dei guru del movimento, protagonista di diverse azioni di guerriglia notturna a Londra. Se non vi sentite così “battaglieri” ma vorreste partecipare lo stesso, niente paura: come ci spiega Michela Pasquali, paesaggista botanica autrice del libro I giardini di Manhattan (Bollati Boringhieri, 2008), ci sono modi molto semplici di fare critical gardening, basta anche solo piantare un seme e vedere se cresce qualcosa.
(16 gennaio 2009)
Bombe di semi
La guerrilla, o critical, gardening nasce negli Stati Uniti negli Anni Settanta e altro non è che giardinaggio volontario e politico, generalmente praticato nelle aree urbane con l'intento di abbellire gli spazi degradati e allo stesso tempo comunicare a tutti che un altro modo di vivere la terra c'è, anche in città. C'è chi pianta fiori nelle aiuole abbandonate, chi coltiva pomodori e zucchine sul marciapiede e chi trasforma in parchi aree urbane abbandonate. Sedna ha intervistato Richard Reynolds, uno dei guru del movimento, protagonista di diverse azioni di guerriglia notturna a Londra. Se non vi sentite così "battaglieri" ma vorreste partecipare lo stesso, niente paura: come ci spiega Michela Pasquali, paesaggista botanica autrice del libro I giardini di Manhattan (Bollati Boringhieri, 2008), ci sono modi molto semplici di fare critical gardening, basta anche solo piantare un seme e vedere se cresce qualcosa. Per la rubrica "Due minuti d'autore" questa settimana Sedna vi propone il libro: "Clandestini. Animali e piante senza permesso di soggiorno" di Marco Di Domenico, Bollati Boringhieri (2008). La pillola di sostenibilità oggi parla di pannolini lavabili: Anna Galimberti, dell'associazione Non solo ciripà, ci spiega come passare dai pannolini usa-e-getta, che creano montagne di rifiuti non riciclabili, a quelli riutilizzabili di ultima generazione.
(16 gennaio 2009)
Non solo ciripà
Non solo ciripà è il nome di un gruppo...
(16 gennaio 2009)
Orti sostenibili
Siamo alla fine di gennaio e gli appassionati dell'orto si...
(30 gennaio 2009)
L'etica in una cellula
Qualcuno le chiama “cellule della discordia”: le staminali embrionali sono una delle ultime frontiere della ricerca in campo medico e secondo molti scienziati offrono grandi speranze per la cura di gravi patologie come quelle derivate da traumi del midollo spinale, ma sono anche motivo di dibattito fra scienziati, politici e la Chiesa cattolica. Silvia Garagna, biologa dell'Università di Pavia spiega ai nostri microfoni che cosa sono esattamente le cellule staminali embrionali e quali sono le loro potenzialità in medicina. Con Armando Massarenti, filosofo della scienza e responsabile della pagina “Scienza e filosofia” del Sole24ore Domenica e autore del libro Staminalia - le cellule etiche e i nemici della ricerca (Guanda, 2008), Sedna discute della situazione americana sulle politiche di ricerca con le cellule staminali embrionali, ma soprattutto degli scenari presenti e futuri in Europa e Italia.
(30 gennaio 2009)
L'etica in una cellula
Qualcuno le chiama “cellule della discordia”: le staminali embrionali sono una delle ultime frontiere della ricerca in campo medico e secondo molti scienziati offrono grandi speranze per la cura di gravi patologie come quelle derivate da traumi del midollo spinale, ma sono anche motivo di dibattito fra scienziati, politici e la Chiesa cattolica. Silvia Garagna, biologa dell'Università di Pavia spiega ai nostri microfoni che cosa sono esattamente le cellule staminali embrionali e quali sono le loro potenzialità in medicina. Con Armando Massarenti, filosofo della scienza e responsabile della pagina “Scienza e filosofia” del Sole24ore Domenica e autore del libro Staminalia - le cellule etiche e i nemici della ricerca (Guanda, 2008), Sedna discute della situazione americana sulle politiche di ricerca con le cellule staminali embrionali, ma soprattutto degli scenari presenti e futuri in Europa e Italia.
(30 gennaio 2009)
La via lattea
di Piergiorgio Odifreddi e Sergio Valzania, Longanesi (2008) La...
(30 gennaio 2009)
La nave che affonda
di Franco Basaglia, Franca Ongaro Basaglia, Agostino Pirella e...
(6 febbraio 2009)
Illuminiamoci di meno
Venerdì 13 febbraio alle ore 18, spegni anche tu le...
(6 febbraio 2009)
Darwin, hasta siempre!
L’evoluzione è di destra o di sinistra? Difficile rispondere. Al povero Charles Darwin gliene hanno detto di tutti i colori: comunista, fascista, dogmatico, ateo e nuovo dio. C’è addirittura chi gli ha dato del terrorista. Da centocinquant'anni, della pubblicazione de L’Origine delle specie è stato un bel parlare. Ma perché ancora oggi Darwin non riesce a trovare nei libri e nei musei di scienza un posto tranquillo come hanno fatto Galileo, Einstein o Newton? Sedna ne parla con Daniela Cipolloni, autrice con Nicola Nosengo del libro Compagno Darwin (Sironi editore, 2009) finito sugli scaffali delle librerie proprio in questi giorni. E per festeggiare il compleanno di Darwin che quest’anno compie 200 anni, il 12 febbraio, a Roma verrà aperta al pubblico la mostra Darwin 1809-2009, un’esposizione figlia di una mostra nata negli Stati Uniti, organizzata dall'American Museum of Natural History di New York, realizzata in collaborazione con il Museum of Science di Boston e altri autorevoli musei statunitensi e britannici. Telmo Pievani, professore di Filosofia della scienza all’Università Bicocca di Milano e tra i curatori di Darwin 1809-2009, ci racconta l’originalità della versione italiana.
(6 febbraio 2009)
Darwin, hasta siempre!
L’evoluzione è di destra o di sinistra? Difficile rispondere. Al povero Charles Darwin gliene hanno detto di tutti i colori: comunista, fascista, dogmatico, ateo e nuovo dio. C’è addirittura chi gli ha dato del terrorista. Da centocinquant'anni, della pubblicazione de L’Origine delle specie è stato un bel parlare. Ma perché ancora oggi Darwin non riesce a trovare nei libri e nei musei di scienza un posto tranquillo come hanno fatto Galileo, Einstein o Newton? Sedna ne parla con Daniela Cipolloni, autrice con Nicola Nosengo del libro Compagno Darwin (Sironi editore, 2009) finito sugli scaffali delle librerie proprio in questi giorni. E per festeggiare il compleanno di Darwin che quest’anno compie 200 anni, il 12 febbraio, a Roma verrà aperta al pubblico la mostra Darwin 1809-2009, un’esposizione figlia di una mostra nata negli Stati Uniti, organizzata dall'American Museum of Natural History di New York, realizzata in collaborazione con il Museum of Science di Boston e altri autorevoli musei statunitensi e britannici. Telmo Pievani, professore di Filosofia della scienza all’Università Bicocca di Milano e tra i curatori di Darwin 1809-2009, ci racconta l’originalità della versione italiana.
(6 febbraio 2009)
I dieci comandamenti dell'acqua casalinga
L'acqua potabile è un bene prezioso che ogni giorno in...
(13 febbraio 2009)
Alla ricerca del primo uomo
di Cristiana Pulcinelli Editoriale Scienza (2008) Quella di...
(13 febbraio 2009)
Water to the people
In Italia l’acqua è stata privatizzata. È accaduto nel silenzio generale e con un breve articolo inserito in un decreto legge: il 23 bis della legge 133 del 2008. Per essere precisi a essere stato privatizzato è il servizio idrico, l’acqua resta in via di principio un bene pubblico ma di fatto, una volta affidata la sua gestione ai privati, saranno in molti a farne profitti. Quelli che ne avranno danno probabilmente saranno proprio i beneficiari del servizio: i cittadini. È già accaduto a Latina, dove una società a capitale misto, pubblico e privato, Aqualatina, protagonista di numerose illegalità per cui è ancora aperta una vertenza giudiziaria, ha in poco tempo triplicato le bollette. Di questa vicenda ci parla Paolo Carsetti, del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua. La partita tra acqua pubblica e privata non è ancora chiusa. Le direttive tracciate dal Trattato di Lisbona che differenzia i servizi di interesse economico da quelli di interesse generale indica ai comuni una strada per mantenere una gestione pubblica di questo bene, fondamentale per la vita, la salute e l’ambiente. Ce ne parla Alberto Lucarelli, professore di diritto pubblico all’Università di Napoli Federico II.
(13 febbraio 2009)
Water to the people
In Italia l’acqua è stata privatizzata. È accaduto nel silenzio generale e con un breve articolo inserito in un decreto legge: il 23 bis della legge 133 del 2008. Per essere precisi a essere stato privatizzato è il servizio idrico, l’acqua resta in via di principio un bene pubblico ma di fatto, una volta affidata la sua gestione ai privati, saranno in molti a farne profitti. Quelli che ne avranno danno probabilmente saranno proprio i beneficiari del servizio: i cittadini. È già accaduto a Latina, dove una società a capitale misto, pubblico e privato, Aqualatina, protagonista di numerose illegalità per cui è ancora aperta una vertenza giudiziaria, ha in poco tempo triplicato le bollette. Di questa vicenda ci parla Paolo Carsetti, del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua. La partita tra acqua pubblica e privata non è ancora chiusa. Le direttive tracciate dal Trattato di Lisbona che differenzia i servizi di interesse economico da quelli di interesse generale indica ai comuni una strada per mantenere una gestione pubblica di questo bene, fondamentale per la vita, la salute e l’ambiente. Ce ne parla Alberto Lucarelli, professore di diritto pubblico all’Università di Napoli Federico II.
(13 febbraio 2009)
La differenziata secondo Frankie
Questa settimana per le nostre pillole di sostenibilità un ospite d'eccezione: il cantante-rapper italiano Frankie Hi-NGR MC, che dopo essere stato impegnato sul fronte dell'energia con "M'illumino di meno" la giornata del risparmio energetico per cui ha scritto l'inno di quest'anno, ora ci regala alcuni preziosi consigli su come fare la raccolta differenziata
(27 febbraio 2009)
Sanremo scientifica
Ebbene sì, l'onda lunga di Sanremo colpisce anche Sedna che questa settimana si occupa proprio della scienza che che è salita sul palco del Teatro Ariston, e dopo aver rovistato negli archivi della manifestazione vi propone oggi una playlist scientifica tratta dal più famoso Festival della Canzone Italiana. Sembra strano ma di scienza a Sanremo ce n'è passata parecchia e ha toccato i temi più svariati: ambiente, salute mentale psichiatria, dipendenza da sostanze stupefacenti, astronomia, la già citata genetica e molto altro... Non vi resta che spalancare le orecchie e godervi alcuni pezzi fra i più strampalati che Sanremo ha proposto: da “Acqua alta in piazza San Marco” di Giampiero artegiani – chi era costui?- , a “Troppo sole” di due giovani Sabina Guzzanti e David Riondino accompagnati da una band sorprendente, fino al “Piccione” del chiacchieratissimo Povia....
(27 febbraio 2009)
Nuvole e sciacquoni
Come usare meglio l’acqua in casa e in città di...
(27 febbraio 2009)
Sanremo scientifica
Ebbene sì, l'onda lunga di Sanremo colpisce anche Sedna che questa settimana si occupa proprio della scienza che è salita sul palco del Teatro Ariston, e dopo aver rovistato negli archivi della manifestazione vi propone oggi una playlist scientifica tratta dal più famoso Festival della Canzone Italiana. Sembra strano ma di scienza a Sanremo ce n'è passata parecchia e ha toccato i temi più svariati: ambiente, salute mentale psichiatria, dipendenza da sostanze stupefacenti, astronomia, la già citata genetica e molto altro... Non vi resta che spalancare le orecchie e godervi alcuni pezzi fra i più strampalati che Sanremo ha proposto: da “Acqua alta in piazza San Marco” di Giampiero artegiani – chi era costui?- , a “Troppo sole” di due giovani Sabina Guzzanti e David Riondino accompagnati da una band sorprendente, fino al “Piccione” del chiacchieratissimo Povia....
(27 febbraio 2009)
Dallo Sputnik allo shuttle
Chi meglio dell'unico astronauta italiano che abbia mai visitato la Stazione Spaziale Internazionale per raccontare la storia dell'esplorazione spaziale umana? Non senza attingere alla sua esperienza umana e professionale, Umberto guidoni parte dalla preistoria del volo spaziale, il lancio dello Sputink, il primo satellite artificiale messo in orbita dai russi il 4 ottobre 1957, per arrivare attraverso successi e colossali catastrofi fino ai giorni nostri.
(6 marzo 2009)
Detersivi bio-allegri
I detersivi che usiamo comunemente per pulire i panni e...
(6 marzo 2009)
Divieto di segnalazione
Il mese scorso il Senato ha abrogato il divieto di segnalazione dell’immigrato irregolare che si rivolge alle strutture sanitarie per ricevere delle cure. Il provvedimento presentato come garanzia della libertà di coscienza al medico, di fatto riduce drasticamente l'accesso degli immigrati ai servizi sanitari. Dure le critiche dei medici, infermieri, volontari e di gran parte del personale che lavora nel campo della salute, che si dichiara contrario a una legge incostituzionale. Tenere fuori il malato significa tenere fuori la malattia, il Pacchetto sicurezza diviene così un duro colpo alle politiche di prevenzione, di educazione alla salute e un rischio per la salute di tutti. "Si tratta di un provvedimento che rischia di chiudere una delle principali porte all'integrazione, la sanità appunto" spiega Adele Tonini, ginecologa e terapeuta, responsabile dello Spazio immigrati Asl di Parma, che per anni si è occupata in particolare di questione legate alla salute delle donne immigrate. L'emendamento rischia inoltre di creare una sanità parallela, clandestina. Ce ne parla Salvatore Geraci, presidente della Società Italiana di Medicina delle Migrazioni che annuncia ai microfoni di Sedna il Noi non denunciamo day, giornata di mobilitazione che si svolgerà il 17 marzo in tutta Italia contro il decreto legge.
(6 marzo 2009)
Divieto di segnalazione
Il mese scorso il Senato ha abrogato il divieto di segnalazione dell’immigrato irregolare che si rivolge alle strutture sanitarie per ricevere delle cure. Il provvedimento presentato come garanzia della libertà di coscienza al medico, di fatto riduce drasticamente l'accesso degli immigrati ai servizi sanitari. Dure le critiche dei medici, infermieri, volontari e di gran parte del personale che lavora nel campo della salute, che si dichiara contrario a una legge incostituzionale. Tenere fuori il malato significa tenere fuori la malattia, il Pacchetto sicurezza diviene così un duro colpo alle politiche di prevenzione, di educazione alla salute e un rischio per la salute di tutti. "Si tratta di un provvedimento che rischia di chiudere una delle principali porte all'integrazione, la sanità appunto" spiega Adele Tonini, ginecologa e terapeuta, responsabile dello Spazio immigrati Asl di Parma, che per anni si è occupata in particolare di questione legate alla salute delle donne immigrate. L'emendamento rischia inoltre di creare una sanità parallela, clandestina. Ce ne parla Salvatore Geraci, presidente della Società Italiana di Medicina delle Migrazioni che annuncia ai microfoni di Sedna il Noi non denunciamo day, giornata di mobilitazione che si svolgerà il 17 marzo in tutta Italia contro il decreto legge.
(6 marzo 2009)
Perdas de fogu
di Massimo Carlotto & Mama Sabot E/O edizioni Il salto di Quirra, una delle zone più impervie della Sardegna, ospita da molti anni un'enorme base militare dove si testano missili e armi per la guerra. Questa è la realtà. Pierre Nazzari è un disertore ricattato che viene obbligato a spiare Nina, una giovane veterinaria che studia gli effetti dell’inquinamento bellico nella zona del poligono. Questa è la finzione. Il romanzo inchiesta scritto da Massimo Carlotto insieme al gruppo di scrittori che risponde al nome di Mama Sabot intreccia vero e inventato per raccontare una storia fin troppo reale: le armi testate nella zone delle Perdas de Fogu (le pietre infuocate) contengono uranio impoverito, un materiale altamente inquinate per l'ambiente e soprattutto estrmemente nocivo per la salute delle persone.
(13 marzo 2009)
Rinnoviamo le bollette
Ogni volta che premiamo il pulsante della luce, bruciamo un po' di petrolio. Ma la liberaralizzazione del mercato dell'energia permette anche di scegliere dei fornitori di elettricità che sfruttino fonti rinnovabili. Per esempio, il Gruppo d'acquisto Merci Dolci-Alcatraz Energia ti permette di sceglierne uno. Di che cosa si tratta? Ce lo spiega Jacopo Fo. Per aderire basta scaricare il contratto, e inviarlo compliato e firmato insieme all'ultima fattura emessa dal fornitore di energia elettrica. Un piccolo gesto e.. fiat lux. Le nostre stanze brilleranno di eolico, idroelettrico e fotovoltaico.
(13 marzo 2009)
L'Altra Trieste
"La libertà è terapeutica" diceva Franco Basaglia negli Anni settanta e lo slogan si ripete oggi, trent'anni dopo a Trieste. In questi giorni nel capoluogo giuliano si sta svolgendo la Conferenza Nazionale sulle Droghe promosso dal Governo Italiano. Ma a riunirsi è anche L'altra Trieste, il forum alternativo sulle tossicodipendenze che propone una visione diversa sulla questione: un incontro tra medici e operatori del settore tossicodipendenze per scambiare esperienze, pratiche e sperimentazione e discutere sugli effetti della legge FIni-Giovanardi. Il Forum Alternativo, come spiega Franco Rotelli, direttore dell'Azienda Sanitaria locale triestina, offre un approfondimento su prevenzione e assistenza “senza dogmi ne pregiudizi” che si contrappone alla visione farmacologica e basata sull'irrigidimento delle pene proposta nella Conferenza Nazionale. Fra i promotori più importanti del forum alternativo c'è la comunità di San Benedetto al Porto di Genova. Sedna ha sentito Don Gallo, fondatore della comunità da decenni impegnato sul fronte del recupero sociale dei tossicodipendenti. Al centro del dibattito molti i temi su salute e società del controllo; tra questi il disegno di legge sulla sicurezza che obbliga medici e infermieri a denunciare i clandestini. Proprio in questi giorni infatti è emerso un altro aspetto del provvedimento passato inizialmente sotto silenzio: una norma che nega i diritti civili ai figli di coppie senza permesso di soggiorno. Ai microfoni di Sedna Umberto Guidoni, astronauta e parlamentare europeo, racconta di aver presentato a Strasburgo un'interrogazione su questo provvedimento in palese contrasto con le disposizioni nazionali ed europee. Per la rubrica due minuti d'autore: Perdas de fogu, di Massimo Carlotto & Mama Sabot E/O edizioni (2008). Per la pillola di sostenibilità: rendi la tua bolletta ecosostenibile con i consigli di Jacopo Fo
(13 marzo 2009)
L'Altra Trieste
"La libertà è terapeutica" diceva Franco Basaglia negli anni Settanta...
(13 marzo 2009)
Non sprecare
Parafrasando una nota canzone sanremese, Sedna questa settimana vi invita...
(20 marzo 2009)
Perché gli scienziati non sono pericolosi
Di Gilberto Corbellini Longanesi (2009) Nel nostro paese gli scienziati...
(20 marzo 2009)
Soubrette nella rete
Mentre Facebook e YouTube impazzano tra...
(20 marzo 2009)
Soubrette nella rete
Mentre Facebook e YouTube impazzano tra milioni di cittadini, in Italia gran parte della classe politica e del sistema dell'editoria sembra affetta da un severo digital divide, incapace di usare e capire le nuove tecnologie rese disponibili dal computer e da internet. Questo il quadro che emerge a seguito di un paio di proposte di legge che dovrebbero regolamentare quel territorio "libero e senza regole che è internet", come lo descrive Gabriella Carlucci, showgirl e deputata di ForzaItalia, autrice di una delle due proposte. Volontà di controllo, ignoranza, o ingenue collusioni con chi gestisce il diritto d'autore nel nostro paese (come tra l'altro rivelano i metadati del documento della relazione introduttiva sulla legge messo in rete dall'onorevole, che vedrebbe come autore Davide Rossi, presidente dell'Unione Italiana Editoria Audiovisiva)? Sedna ne discute con Luca Sofri, giornalista ed esperto di Internet. Ma se c'è chi ignora l'importanza del web nel dibattito pubblico, il ruolo che ha assunto nella comunicazione, nella politica e, ovviamente, nelle relazioni sociali, c'è anche chi dei blog e dei social network ne fa un argomento di ricerca. Enrico Marchetto, docente dell'Università IULM di Milano e consulente per la società di ricerca Swg ci racconta la ricerca DiarioAperto 2009.
(20 marzo 2009)
Riparmio di classe
Oggi Sedna entra nelle vostre case e vi aiuta a...
(27 marzo 2009)
La scienza in noir
Oggi ai microfoni di Sedna Massimo Carlotto, autore di numerosi romanzi inchiesta che hanno toccato i temi della scienza, ci racconta dove nasce il suo interesse per temi importanti come l'inquinamento ambientale, la sofisticazione alimentare, le nanoparticelle da uranio impoverito, e con il suo ultimo romanzo (scritto a quattro mani con Francesco Abate) L'albero dei microchip (Edizioni Ambiente, 2009) allo smaltimento e al traffico di tecno-spazzatura.
(27 marzo 2009)
L'estinzione dei tecnosauri
di Nicola Nosengo Sironi (2008) Macchine volanti,...
(27 marzo 2009)
La scienza in noir
Ai microfoni di Sedna oggi Massimo Carlotto, uno dei maggiori autori di noir europei, racconta cosa ha a che vedere la fiction con l'inquinamento ambientale, la sofisticazione alimentare, le nanoparticelle e il traffico di tecno-spazzatura, temi trattati nei suoi ultimi romanzi, come ad esempio Perdas de fogu, scritto con il collettivo Mama Sabot (Edizioni e/o, 2008), e L'albero dei microchip, scritto con Francesco Abate (Edizioni Ambiente 2009). Per la rubrica due minuti d'autore: L'estinzione dei tecnosauri, di Nicola Nosengo (Sironi, 2008) La pillola di sostenibilità di questa settimana attraverso le parole di Simonetta Fumagalli, ricercatrice dell'ENEA, ci spiega come scegliere gli elettrodomestici che consumano meno Per la rubrica due minuti d'autore: L'estinzione dei tecnosauri, di Nicola Nosengo (Sironi, 2008) La pillola di sostenibilità di questa settimana attraverso le parole di Simonetta Fumagalli, ricercatrice dell'ENEA, ci spiega come scegliere gli elettrodomestici che consumano meno
(27 marzo 2009)

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