Siamo alla fine di gennaio e gli appassionati dell'orto si saranno già messi in moto: è ora di preparare gli attrezzi, pianificare le colture, concimare e procurarsi i semi giusti.
Quali sono gli accorgimenti per avere un orto a basso impatto ambientale? Quelche tempo fa vi abbiamo raccontato come fare il compost in casa per concimare la terra senza pesare sull'ambiente. Oggi invece parliamo di semi: ridurre l'impatto significa anche evitare quelli industriali (per intenderci, la classica bustina che trovate in agraria o al supermercato) e scegliere le varietà tipiche locali. In questo modo da un lato non si va a intaccare la biodiversità dell'area in cui viviamo e dall'altro si esce dalla schiavitù nei confronti delle multinazionali del seme, vito che queste specie locali sono conservate e propagate dagli stessi agricoltori.
Alberto Olivucci, presidente di Civiltà Contadina, un'0associazione che promuove la coservazione delle specie orticole locali italiane, ci spiega i vantaggi di far crescere nel proprio orto la verdura originaria della nostra zona geografica.
Chi fosse interessato può consultare il sito dell'associazione, dove si possono trovare indicazioni su come procurarsi le sementi, propagarle da una stagione all'altra e molti altri consigli utili per l'orto.