Brutte notizie per le città della catena montuosa latino-americana: le loro riserve d’acqua sono a rischio
I ghiacci delle Ande si stanno sciogliendo a una velocità imprevista e potrebbero sparire fra 15-25 anni, mettendo a rischio città di Colombia, Perù, Venezuela, Ecuador, Argentina e Bolivia. A dirlo un rapporto internazionale del Working Group on Climate Change and Development, un’alleanza di varie associazioni ambientaliste.
Al ritmo attuale di scioglimento, il ghiacciaio Chacaltaya in Bolivia, fonte di approvvigionamento idrico per La Paz e El Alto, dovrebbe sciogliersi completamente nel giro di 15 anni. Il monte Huarascan, il più famoso del Perù, ha perduto 1280 ettari di superficie ghiacciata, diminuendo la sua area del 40% in 30 anni. Il ghiacciaio O'Higgins in Cile si è ridotto di circa 15 chilometri in 100 anni e quello argentino dell'Upsala nell'ultimo anno ha perso 14 metri.
Secondo gli ambientalisti, questa situazione, sebbene debba sommarsi all'accrescimento di alcuni ghiacciai in Patagonia, denuncia comunque una preoccupante diminuzione che riguarda quasi tutti i ghiacciai dei tropici. Alcuni ghiacciai cileni, consultando i dati del 1850, hanno visto ridurre la propria massa di oltre il 20%, e l'Ecuador potrebbe perdere metà dei suoi principali ghiacciai nei prossimi vent'anni. La colpa, secondo il rapporto chiamato Up in Smoke, è dei cambiamenti climatici e del surriscaldamento globale. Nel 1983 la stima della scomparsa dei ghiacciai parlava di 300 anni di residua autonomia. L'anno scorso, la previsione è precipitata a soli 25 anni. Sempre secondo il rapporto, pioggia e neve in America Latina e sui Caraibi sono diventate più estreme e meno prevedibili.
Sulle pendici orientali delle Ande, dal 1970 le piogge sono aumentate e sono accompagnate da inondazioni improvvise e molto distruttive. L'ultima stagione degli uragani ha causato nei Caraibi circa 10 miliardi di euro di danni.
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