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Non diremo mai più pianeta?

Se gli scienziati non trovano un accordo per attribuire la qualifica di pianeta a Plutone, forse il problema è nella parola pianeta. Ed ecco che qualcuno propone di cambiarla.

Nella lunga polemica che divide chi ritiene che Plutone sia un pianeta vero e proprio e chi un oggetto celeste molto grande ma non degno della qualifica, si fa strada una nuova proposta: abolire il termine pianeta e usarlo solo se accompagnato da un aggettivo che ne qualifica il tipo. Insomma, nel vocabolario astronomico, d'ora in poi, si potrebbe parlare solo di pianeti terrestri (come la Terra o Marte) o di pianeti extrasolari e non di pianeti e basta, come un'etichetta generica che comprende anche i sassi spaziali al limite del Sistema solare e gli oggetti che fluttuano nelle profondità dello spazio interstellare.

La proposta è stata avanzata da un gruppo di ricercatori coordinati da Brian Marsden, dell'Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics di Cambridge nel Massachusetts (USA) e da Iwan Williams dell'Università londinese Queen Mary. Il gruppo, composto da 19 membri, ha iniziato a riunirsi l'anno scorso sotto gli auspici dell'Unione Astronomica Internazionale, ma ha accelerato i suoi lavori dopo la scoperta di un oggetto celeste (battezzato 2003 UB313) ai confini del Sistema solare, di dimensioni simili, se non maggiori, di quelle di Plutone. E allora Plutone e il pianeta appena scoperto sarebbero chiamati pianeti transnettuniani: in questa classe sarebbero inclusi tutti i grossi oggetti celesti le cui orbite sono al di là di quella di Nettuno. Gli altri pianeti del Sistema solare cadrebbero nella categoria di pianeti terrestri (quelli interni rocciosi) e di giganti gassosi (come Giove).

Williams ritiene che per il momento verrà avanzata la proposta di definizione solo per gli oggetti oltre Nettuno. Negli altri casi spetterà all'Unione Astronomica Internazionale scegliere le qualifiche delle varie categorie. La proposta sarà trasmessa in via definitiva tra un paio di settimane.

Non tutti però si dicono d'accordo. Ad esempio Alan Stern del Southwest Research Institute di Boulder nel Colorado, ha sottolineato come definire un pianeta sulla base della sua posizione non è una classificazione adeguata. Meglio ricorrere alle caratteristiche dei vari oggetti e propone per Plutone e il pianeta appena scoperto la qualifica di "nani ghiacciati".

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