Anche l'Alaska sta vivendo le estati più calde degli ultimi secoli e la primavera arriva sempre prima. Conseguenza, ma anche causa, è lo spostamento della vegetazione sempre più a nord.
Il disgelo primaverile è sempre più anticipato, anche in Alaska. E i suoi effetti sono quelli di produrre le estati più calde degli ultimi 400 anni persino nella gelida regione del Nordamerica. Secondo l'ecologo Terry Chapin, della University of Alaska di Fairbanks, la primavera in Alaska (cioè lo scioglimento delle nevi) arriva in media con due giorni e mezzo di anticipo ogni dieci anni, esponendo il terreno sottostante al calore del sole sempre più presto ad ogni stagione. Il suo studio è stato pubblicato su "Science Express".
Secondo Chapin, esiste un "feedback" positivo tra vari fattori che contribuiscono a questo aumento di temperatura: il calore assorbito dal terreno viene rilasciato con una media di 3 watt in più al metro cubo ogni decennio, riscaldando l'atmosfera locale e aumentando a sua volta l'impatto del riscaldamento globale. Lo studio evidenzia anche che il calore estivo potrebbe aumentare dalle tre alle quattro volte, man mano che alberi e arbusti proseguono la loro migrazione verso nord. Secondo alcuni dati, infatti, molte specie vegetali stanno iniziando a colonizzare le zone prima libere della tundra alaskana.
"Gran parte del riscaldamento che abbiamo notato, può essere spiegato con la riduzione della durata degli inverni — dice un altro ricercatore che ha preso parte allo studio di Chapin, Matthew Sturm dell'US Army's Cold Regions Research and Engineering Laboratory di Fairbanks — ma ormai sappiamo che è anche in corso un cambiamento nella vegetazione. E questo ha in sé il potenziale di poter causare un maggiore aumento della temperatura locale".
Gli impatti di un disgelo prematuro su gran parte delle attività umane della zona può essere pesante. Così come a rischio sono le tradizionali migrazioni dei caribù, che generalmente sono calibrate esattamente sul disgelo in modo da potersi cibare delle piantine appena nate. Se il disgelo si anticipa, i caribù rischiano di arrivare e trovare piante già adulte, difficili da masticare.
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