Il nuovo amministratore della NASA però ha già dichiarato la sua contrarietà al grande programma internazionale.
La stazione spaziale internazionale ISS dovrà essere completata dalla NASA, nonostante i piani spaziali del presidente George Bush privilegino altri programmi, quali l'esplorazione della Luna. A ordinarlo è un progetto di legge approvato dal Senato degli USA, che arriva proprio a pochi giorni di distanza da una precisa presa di posizione dell'amministratore della NASA contrario all'ISS.
"Se fosse stato per me, non avrei costruito la stazione", aveva detto infatti Michael Griffin che si era spinto fino a criticare la decisione, presa negli anni Settanta, di abbandonare le astronavi Apollo e basare il programma spaziale sullo shuttle, cioè su una navetta riutilizzabile.
L'intervento di Griffin, pubblicato sul quotidiano "USA Today", è stato interpretato dagli esperti come un tentativo di strappare un po' di soldi al Congresso per il programma spaziale di esplorazione della Luna in un momento in cui gran parte dei fondi verrà usata per risanare le ferite inflitte dagli uragani sulla costa del Golfo del Messico.
Il progetto di legge del Senato, e uno analogo in discussione alla Camera dei rappresentanti, chiede alla NASA di completare la ISS in modo che possa ospitare un equipaggio di sei persone. Inoltre prevede che il periodo di interregno tra il ritiro dello shuttle e l'entrata in servizio del nuovo crew exploration vehicle sia ridotto al minimo in modo che si possa completare con tranquillità la stazione. Il crew exploration vehicle è un veicolo per trasporto di equipaggio umano che dovrebbe entrare in servizio nel 2012. Attualmente la NASA prevede di mantenere in servizio la sua flotta di shutlle fino al 2010, lasciando così un periodo di interregno di due anni tra l'uscita di scena della gloriosa ma ormai superata navetta spaziale e i primi voli della nuova astronave.
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