Simulazioni al computer evidenziano che ormai il trend verso l'aumento delle temperature è inarrestabile.
Potremmo smettere anche domani di pompare anidride carbonica nell'atmosfera, ma tutto questo non fermerà l'aumento della temperatura. Sono queste le conclusioni di due studi pubblicati sulla rivista "Science" da ricercatori del National Center for Atmospheric Research in Colorado.
Secondo il primo studio, frutto del lavoro di una équipe coordinata da Gerald Meehl, il livello del mare continuerà a salire anche dopo la fine delle emissioni umane in atmosfera. Meehl ha messo a punto due simulazioni al computer basate su tutte le variabili climatiche che hanno potuto immaginare. Le due simulazioni poi sono state sperimentate sulla base di diversi scenari di emissione.
"In uno scenario basato sulla stabilizzazione delle emissioni dell'anno 2000, abbiamo visto che ci sarà un aumento della temperatura di circa 0,5 gradi centigradi", dice Meehl. E questo si tradurrà in più eventi atmosferici estremi e in un aumento del livello dei mari dovuti alla scioglimento dei ghiacci.
Nel secondo studio, un altro ricercatore Tom Wigley spiega invece di aver usato modelli più semplici per ottenere delle previsioni sullo sviluppo futuro del riscaldamento climatico. Secondo Wigley, non sarebbe possibile fermare l'aumento del livello dei mari nemmeno fermando le emissioni di anidride carbonica adesso. In ogni caso, dice Wigley, sarebbero già in corso quei cambiamenti climatici che porteranno a un aumento del livello del mare di circa dieci centimetri in un secolo.
Molti esperti pensano che se il trend delle emissioni dovesse continuare con i ritmi di adesso, l'aumento sarebbe molto più alto, andando a sfiorare in un secolo gli 88 centimetri. Catastrofico sarebbe lo scioglimento dei ghiacci della Groenlandia, che potrebbe alzare il livello di circa 7 metri, mentre quello della piattaforma di ghiaccio dell'Antartide occidentale lo alzerebbe di cinque metri: più che sufficiente per sommergere, per esempio, l'isola di Manhattan.
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