Il segreto riproduttivo della Caulerpa taxifolia è stato scoperto da un gruppo di ricercatori del Max Max Planck Institut für Chemische Ökologie di Jena, in Germania, che hanno pubblicato un articolo sulla rivista "Angewandte Chemie". Il segreto si basa su una sorta di "colla" naturale, che aiuta l'alga madre a riparare i propri danni cellulari quando si divide per formare un nuovo organismo. è proprio questa "colla" a dare all'alga la sua grande capacità di diffondersi rapidamente, cosí grande da aver messo in pericolo molti ecosistemi nel Mediterraneo. I biologi però sperano che possa anche diventare il suo tallone di Achille.

Ogni individuo di Caulerpa taxifolia è in un realtà una supercellula molto lunga simile a una felce: se una delle fronde si strappa, magari perché ci passa sopra l'elica di una nave, si generano due organismi differenti, ma nell'alga originaria rimane una piccola ferita di pochi millimetri. L'alga però reagisce essudando una colla formata da due sostanze chimiche che insieme formano un adesivo chimico reattivo. E in poco tempo le ferite vengono rimarginate.

La colla si chiama oxitoxina 2 e agisce velocemente: in 30 secondi si attiva il processo di cicatrizzazione e in un'ora circa il tessuto cicatriziale si è formato. Si forma a partire dalla rottura di un'altra sostanza chimica che compone il 10% dell'alga, il caulerpenin. La colla è cosí reattiva che l'alga non può conservarla nel proprio organismo perché aggredirebbe le proteine. Per cui viene formata solo quando serve.

La scoperta potrebbe rappresentare un'arma importante nella lotta a questa alga infestante che è particolarmente aggressiva soprattutto attorno alle coste della Francia e dell'Italia. Per il momento si fa poco per arrestarne la diffusione ma in futuro partendo da questa colla naturale si potrebbe fare qualcosa. I ricercatori hanno visto infatti che il caulerpenin può essere distrutto dalla lisina, impedendo la formazione della colla che permette la riproduzione dell'alga.