Onde d'urto causate da scontri tra protogalassie potrebbero aver originato le prime stelle.
Le onde d'urto causate da scontri galattici hanno fatto scoccare la scintilla dalla quale si sono formate le prime stelle. È questa la teoria avanzata da un team di astronomi tedeschi dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) sulla base delle osservazioni condotte con ISO, il telescopio a infrarossi dell'ESA.
Gli astronomi hanno individuato una radiazione particolare nello spettro dell'infrarosso che dipende proprio da questi scontri. Le onde d'urto infatti "eccitano" le nubi di gas e innescano il processo di formazione stellare. Un fenomeno simile a quello osservato con l'esplosione delle supernove. Il segno più evidente di questo meccanismo è la radiazione emessa dall'idrogeno molecolare, radiazione che non si trova solo laddove si sono verificate le esplosioni di supernove ma anche in siti di antichi scontri galattici. I ricercatori dell'ESA infatti hanno trovato questo segno osservando una coppia di galassie battezzata Antennae a circa 60 milioni di anni luce dalla Terra nella costellazione del Corvo.
Le due galassie si stanno scontrando fra loro e nella regione di sovrapposizione gli astronomi hanno individuato grandi quantità di idrogeno molecolare in stato eccitato. In particolare, la radiazione dell'idrogeno molecolare è particolarmente forte nelle aree a sud e a nord della regione di sovrapposizione. Scarsi sono invece i segni della presenza di supernove cosa che sembra dimostrare come lo stato di eccitazione dell'idrogeno dipenda più che altro dalle onde d'urto meccaniche causate dallo scontro tra le due galassie.
Questo processo potrebbe essere stato la chiave nella formazione anche delle prime stelle. Quando le proto galassie si scontrarono fra loro nei primi milioni di anni di vita dell'Universo le onde d'urto generate da queste collisioni avrebbero fornito la spinta decisiva alla condensazione delle prime stelle dalle nubi di elio e idrogeno.
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