È una simulazione ha anche visto la nascita delle quasar ottenendo così per la prima volta un risultato così ampio.
La più grande e più dettagliata simulazione dell'Universo è stata portata a termine da un gruppo di ricercatori del Virgo Consortium. In un articolo pubblicato su "Nature", i ricercatori spiegano che la Millennium Simulation è riuscita a simulare l'origine delle quasar.
Le quasar hanno infatti sempre lasciati perplessi gli astrofisici. Sono oggetti associati a buchi neri, migliaia di miliardi di volte più brillanti del Sole. La più antica quasar sembra essersi formata circa 850 milioni di anni dopo la formazione dell'Universo. Gli studiosi hanno sempre pensato che si fosse formata troppo presto, almeno sulla base della teoria standard che dovrebbe spiegarne la nascita, secondo la quale le quasar si formano dalla fusione di più oggetti di dimensioni minori.
La simulazione ha invece dimostrato che le galassie con buchi neri supermassicci si possono in effetti formare abbastanza presto da poter ospitare le quasar. La simulazione ha prodotto un piccolo numero di quasar, sufficiente però per dare agli scienziati la sicurezza che sia in grado di riprodurre le condizioni effettive di nascita e sviluppo dell'Universo.
"Le quasar sono abbastanza rare — ha detto l'autore della ricerca Volker Springel del Max Planck Institute for Astrophysics in Germania — e quindi serve una simulazione molto grande per riuscire a riprodurle". La Millennium Simulation ha usato 10 miliardi di particelle per seguire lo sviluppo di 20 milioni di galassie, processando in totale 25 terabyte di informazioni cioè l'equivalente di 3000 DVD.
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