I suoi lavori sui sistemi non lineari complessi gli sono valsi il l'equivalente per la matematica del Nobel.
Il più prestigioso premio matematico del mondo, il premio Abel, è stato dato a un matematico ungherese ma residente negli Usa. Peter Lax, professore emerito al New York University's Courant Institute of Mathematical Sciences, ha vinto il premio per il suo lavoro sui sistemi non lineari complessi. Concesso dall'Accademia delle Scienze e delle Lettere di Oslo, il premio Abel vale 6 milioni di corone norvegesi.
La motivazione dice che Lax ha "fornito avanzamenti fondamentali alla teoria e all'applicazione di equazioni differenziali parziali e al calcolo delle loro soluzioni". Le equazioni differenziali non lineari possono essere usate per spiegare molti eventi del mondo naturale, come ad esempio quelli atmosferici. Lax ha lavorato su un sottogruppo di queste equazioni chiamate equazioni differenziali non lineari parziali. Dal momento che sono molto complesse, sono anche più prone all'errore. Piccoli cambiamenti nei valori iniziali possono portare infatti a grandi cambiamenti nelle previsioni finali.
La matematica di Lax ha portato alla costruzione di equazioni in grado di spiegare il comportamento di un aereo che superi la barriera del suono causando un bang sonico. O ancora a studiare le onde d'urto nelle esplosioni, negli ingorghi stradali e nelle fughe di petrolio dai serbatoi.
Infine, il lavoro di Lax ha trovano applicazioni nei solitoni, cioè onde che si comportano come se fossero particelle. I solitoni sono molto importanti nella teoria quantistica, nella fisica dello stato solido e nei modelli dei sistemi biologici, oltre a essere applicati alla comunicazione attraverso le fibre ottiche.
Descritto come il matematico più versatile della sua generazione, Lax è riuscito, secondo la motivazione del premio, a "unire la matematica pura e quella applicata, combinando una vasta profondità di analisi con la capacità di trovare concetti unificanti".
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