Una tecnologia a raggi X ha consentito di leggere al di sotto di un libro di preghiere scoprendo il testo di una delle più importanti opere dell'antico matematico.
Antichi manoscritti di opere di Archimede, scomparsi al di sotto di opere più tarde, sono stati portati alla luce grazie a nuove tecniche di analisi ottica della carta. In una breve comunicazione sulla rivista Nature, i ricercatori del Stanford Synchrotron Radiation Laboratory di Menlo Park, in California, spiegano di aver usato i raggi X per scovare al di sotto dell'inchiostro più moderno le tracce dell'antico testo.
Il manoscritto esaminato contiene uno dei più importanti testi di Archimede, il matematico nato a Siracusa nel 287 avanti Cristo, cioè il Metodo dei teoremi meccanici. Copiato su una pergamena da un amanuense del decimo secolo, il testo poi era stato cancellato nel tredicesimo secolo e la pergamena usata per scrivere un libro di preghiere.
Alcuni ricercatori avevano scoperto il testo nascosto dello scienziato siracusano nel 1906 e da allora alcune parti erano state lette con vari metodi, dalla luce ultravioletta alle lenti di ingrandimento. Alcune parti però continuavano a risultare illeggibili, fino a che i ricercatori del laboratorio californiano non hanno deciso di usare i raggi X, che fanno diventare fluorescenti le lettere tracciate con l'inchiostro originale, permettendo la lettura del testo del decimo secolo.
"Il Metodo — dice William Noel, uno dei responsabili della ricerca e curatore dei manoscritti rari del Walters Art Museum di Baltimora — è uno dei trattati più inventivi e spettacolari scritti dal più grande matematico dell'antichità. E le informazioni in esso contenute non sono disponibili da nessuna altra parte". Al momento i ricercatori hanno esaminato la prima pagina del libro di preghiere ma non sono ancora riusciti a decifrare l'antica scrittura. Comunque i ricercatori pensano già di usare questa tecnica su altri manoscritti che potrebbero riportare alla luce i testi dell'antichità classica.
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