L'Homo sapiens è uscito dall'Africa seguendo un tragitto attraverso l'Oceano Indiano e non il Medioriente.
La prima migrazione degli esseri umani moderni al di fuori dell'Africa non ha attraversato il Medioriente. Anzi, ha seguito le coste del Mar Rosso, costeggiato quelle dell'Oceano Indiano e si è conclusa nelle isole indonesiane e in Australia. Sono queste le conclusioni di due studi pubblicati oggi su "Science" da un gruppo di ricercatori indiani, estoni e australiani.
Il primo studio ha analizzato le differenze nel DNA mitocondriale tra gli abitanti delle isole Andamane e Nicobare al largo delle coste orientali indiane. Nelle prime sono state scoperte due popolazioni differenti che probabilmente risalgono alla prima migrazione dall'Africa, nelle seconde popolazioni geneticamente più recenti e legate all'Asia sudorientale.
Il secondo studio ha analizzato invece il DNA mitocondriale della popolazione aborigena malese, gli Orang Asli. E anche questi risultati sostengono l'ipotesi di una diffusione costiera degli esseri umani attraverso l'Oceano Indiano. Gli Orang Asli infatti si sono evoluti da altri lignaggi asiatici circa 60.000 anni fa, poco dopo che gli uomini se ne sono usciti dall'Africa. Secondo gli autori di questo secondo studio, in poche migliaia di anni, gli esseri umani si dispersero in tutta l'Asia sudorientale fino all'Australia. Una migrazione piuttosto rapida anche se probabilmente c'è stata una migrazione secondaria, forse anche più antica, verso il Medioriente e l'Europa.
La velocità della migrazione principale lungo la rotta verso sud è stata calcolata tra gli 0,7 e i 4 chilometri all'anno e sembra che solo 600 donne abbiano seguito il lungo viaggio. Difficile rispondere alla domanda sul perché venne scelta la rotta meridionale. Secondo i ricercatori, potrebbe dipendere dal fatto che l'Europa era a quel tempo colonizzata dai nostri cugini Neanderthal.
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