Rimangono intrappolati nelle reti dei pescatori e muoiono a centinaia di migliaia ogni anno. Il WWF denuncia una mancanza di attenzione verso il problema e suggerisce delle possibili soluzioni.
Sono nove le popolazioni di delfini al mondo che hanno un immediato bisogno di essere salvate dalle trappole rappresentate dalla pesca. Lo denuncia il WWF, che sul tema ha appena pubblicato un nuovo rapporto basato su valutazioni di esperti di biologia marina. Il rapporto indica che delfini e focene stanno scomparendo, e pone l'accento sul fatto che potrebbero riprendersi se solo venissero attuati maggiori sforzi per la loro conservazione nonché modifiche nelle modalità di pesca. Secondo il WWF, infatti, una delle principali minacce alla vita di delfini, focene e balene è il bycatch, cioè la cattura accidentale nelle reti da pesca di pesci di nessun valore commerciale o di altre specie animali. Per molti cetacei, che hanno bisogno di risalire in superficie per respirare, è una vera e propria condanna, e molti finiscono intrappolati nelle reti e muoiono. Le stime mostrano che ogni anno nelle acque di tutto il mondo più di 300 000 cetacei muoiono in questo modo.
Lo studio include la focena comune nel Mar Nero, dove ogni anno vengono uccisi migliaia di individui, la susa atlantica al largo delle coste dell'Africa occidentale, l'orcella nel Sud Est Asiatico, la pontoporia in Sud America, uno dei cetacei più piccoli, i delfini spinner e fraser nelle Filippine. La maggior parte di queste specie sono minacciate dall'uso massiccio di un unico tipo di attrezzo da pesca, le reti da posta, anche perché hanno difficoltà a individuare questi ostacoli con la vista o con il loro sonar.
"Ogni giorno muoiono nelle reti e negli attrezzi da pesca quasi 1.000 tra balene, delfini e focene. Quindi un esemplare ogni due minuti," spiega Susan Lieberman, direttore del programma WWF Global Species. Negli Stati Uniti, tra il 1993 e il 2003, le modifiche introdotte nelle attrezzature da pesca hanno ridotto di un terzo il bycatch dei cetacei. Ma finora poche di queste misure sono state esportate in altri paesi, e nella maggior parte del mondo i progressi per ridurre le catture accidentali sono stati lenti quando non addirittura inesistenti.
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