Un progetto presentato congiuntamente dal Ministero dell'Istruzione, Conferenza dei presidi delle Facoltà scientifiche e Confindustria nel corso di un convegno a Villa Mondragone (Frascati), punta a risolvere il problema della carenza di iscritti alle facoltà scientifiche.

Il progetto ha due obiettivi fondamentali. Il primo è convincere i giovani più brillanti a scegliere i corsi di laurea in chimica, fisica, scienze dei materiali e matematica. Il secondo è facilitare ai neolaureati l'ingresso nel mondo del lavoro. Per questo il primo punto del progetto è basato sull'orientamento pre-iscrizione: oltre alle iniziative come gli open day delle facoltà scientifiche, sono previsti corsi a favore degli insegnanti, in modo che possano essere aggiornati sulle ultime scoperte scientifiche e sulle tecniche didattiche più avanzate, progetti sperimentali che coinvolgano fra loro più atenei e più licei o istituti tecnici, test psico-attitudinali di ingresso e un archivio di documenti sia in rete che cartaceo per brochure di presentazione dei corsi.

Grande spazio sarà dato a premi sotto forma di borse di studio per gli studenti che emergono in competizioni scientifiche come le olimpiadi della matematica e della fisica, e ci saranno possibilità di stage in laboratori come il CERN di Ginevra o all'Agenzia Spaziale Europea. Il tutto con un'attenzione particolare alle ragazze, che si iscrivono ancora poco ai corsi di area scientifico-tecnologica.

Il secondo passo è aiutare i laureati a orientarsi meglio all'interno di un mercato del lavoro in continua evoluzione. Il terzo sono gli stage, il momento cioè in cui per la prima volta lo studente o il neolaureato entra in una realtà lavorativa. L'ultimo, la formazione post lauream che dovrebbe fondarsi su una forte collaborazione tra università e imprese per consentire una preparazione il più possibile specializzata e adeguata al mercato del lavoro.