La futura presidente del MIT di Boston teme che la scienza americana stia regredendo e che ci siano pochi studenti e pochi finanziamenti.
La professoressa Susan Hockfield, che a dicembre prossimo entrerà in carica come la prima presidente donna del prestigioso Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston in una intervista rilasciata al settimanale americano Business Week ha dichiarato la sua "profonda preoccupazione" per il futuro della scienza americana — in particolare la matematica e la fisica — e per l'educazione scientifica dei giovani americani.
Secondo Susan Hockfield la preoccupazione per il futuro della scienza americana discende dal fatto che "stiamo regredendo. Non abbiamo seguito gli altri paesi industrializzati nei loro investimenti in scienza e ingegneria. I risultati in scienze e matematica dei nostri studenti diplomati alle nostre high school sono disastrosi. Stiamo riducendo il finanziamento per le scienze fisiche e siamo in serio ritardo nel conto degli studi pubblicati in questo settore. Questo è un problema per la nostra economia, dobbiamo iniziare a pensare che cosa vogliamo essere tra 20 o 40 anni".
La professoressa Hockfield è preoccupata anche per l'insegnamento delle scienze soprattutto agli studenti nella fascia centrale dell'adolescenza. "Dopo lo Sputnik — ha ricordato — le nostre scuole si sono concentrate sulla matematica e le scienze, si sono ispirate a questa cultura. Ora mi sembra che abbiamo abbandonato questa strada. Abbiamo bisogno di aumentare le aspettative nostre e dei ragazzi. Oggi, solo un piccolo gruppo di bambini americani può competere con i migliori del mondo ma probabilmente vi sono bambini statunitensi che potrebbero far parte di questo gruppo dirigente ma non possono perché la loro educazione è insufficiente. Noi dobbiamo tornare a parlare alla gente della centralità della scienza e della matematica".
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