Sembra essere una via di mezzo tra un gorilla e uno scimpanzé ed è stato fotografato nella foresta della Repubblica Democratica del Congo.
Dalle foreste delle propaggini settentrionali della Repubblica Democratica del Congo, emerge una nuova grande scimmia, un animale che potrebbe rappresentare l'essere più simile all'uomo dal punto di vista genetico e delle dimensioni.
La nuova specie è alta oltre 2 metri, faccia piatta, una grande cresta in mezzo alla testa e pesa attorno al quintale. Potrebbe sembrare quindi un gorilla, ma ha alcune caratteristiche che lo avvicinano invece agli scimpanzé. Primo è stato trovato nelle foreste attorno alla città di Bondo e Bili, a più di 500 chilometri di distanza dalle regioni dove normalmente vivono i gorilla. Poi il cranio così, ad angolo acuto, lo fa assomigliare a uno scimpanzé. Ancora, i ricercatori che l'hanno visto e filmato hanno osservato un comportamento che è esattamente a metà strada tra le due specie. Abita al suolo, come i gorilla, ma in zone umide e riusa il nido ogni notte come gli scimpanzé (un gorilla non rifarebbe mai il letto, per così dire: ogni notte si cambia posto). La dieta è base di frutta, come quella degli scimpanzé.
A spiarlo per la prima volta è stata Shelly Williams, una primatologa americana affiliata al Jane Goodall Institute del Maryland, la struttura di ricerca fondata dalla grande studiosa di gorilla. Shelly Williams è riuscita a filmare quattro di questi animali per alcuni giorni e notti. L'osservazione è avvenuta due anni fa, ma prima di annunciarlo al mondo, Shelly Williams ha voluto che anche altri esperti vedessero i filmati e dessero il loro parere. è accaduto così che anche alcuni ricercatori australiani dell'Università di Canberra abbiano visto e dato il loro assenso. Così qualche giorno fa la notizia è apparsa sul settimanale di informazione scientifica britannico "New Scientist" e ha fatto il giro del mondo.
Come nelle migliori tradizioni in questo campo, la scoperta ha fatto tornare a galla antiche, strane osservazioni fatte da naturalisti ed esploratori fin dalla fine dell'Ottocento. In particolare, quella di alcuni cacciatori che si erano avventurati nella foreste del Congo Belga nel 1898.
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