Le ossa sepolte nella cattedrale di Siviglia potrebbero davvero essere quelle di Cristoforo Colombo. Manca ancora la prova definitiva, ma i ricercatori almeno un punto lo hanno chiarito: "non possiamo escludere con certezza che quelle ossa non siano di Cristoforo Colombo". Sono questi i risultati raggiunti in un anno di ricerche da Josè Antonio Lorente responsabile del Laboratorio de Identificación Genética della Universidad de Granada. Il genetista era stato infatti incaricato di analizzare la salma attribuita a Colombo e di verificare se il suo DNA coincideva con quello del fratello e del figlio del grande navigatore.

Per il momento quindi non si può dire che quelle ossa siano senza dubbio di Cristoforo Colombo, ma non si può nemmeno escludere che lo siano. I resti contenuti in una cassa di piombo a Siviglia sono infatti in un pessimo stato di conservazione e il risultato per il momento è parziale. Ma già questo è un risultato importante.

Dove sia esattamente sepolto lo scopritore dell'America è infatti uno dei più grandi misteri della storia. I resti mortali di Cristoforo Colombo sembrano essere sparsi un po' dappertutto e non solo nella tomba a lui dedicata nella navata laterale della Cattedrale di Siviglia. Anche sull'isola caraibica di Santo Domingo esiste una tomba dedicata al grande navigatore, il Faro Colon, e a Genova qualcuno sostiene di avere parte delle sue spoglie in un'ampollina di vetro nella propria abitazione. Ma non basta: porzioni del suo corpo corpo potrebbero essere finite anche a Cuba, in Venezuela e nella biblioteca dell'Università di Pavia, dove un nobile diplomatico genovese, Luigi Cambiaso, le inviò due secoli fa.

Molti studiosi credono che i suoi resti si trovino divisi tra Siviglia e Santo Domingo. Se i genetisti spagnoli dimostreranno che quelli di Siviglia sono i veri resti di Colombo, le autorità hanno deciso di celebrare un nuovo funerale e di tributargli gli onori militari.