Se non si riesce a raggiungere l'accordo con il Giappone, la UE è disposta ad andare avanti da sola nella costruzione del reattore a fusione.
L'Unione Europea ha deciso di andare avanti anche da sola con il progetto del reattore a fusione Iter, se gli altri partner internazionali non approveranno la scelta del sito francese di Cadarache. La decisione è stata presa al meeting del Competitiveness Council del Consiglio europeo, dopo che lo scorso 9 novembre l'ennesimo vertice internazionale si era concluso con una impasse.
Come sempre, la scelta del sito francese era stata appoggiata oltre che dai paesi dell'Unione anche dalla Russia e dalla Cina, mentre la scelta di un sito giapponese era stata sostenuta oltre che da Tokyo anche dalla Corea del Sud e dagli Stati Uniti. La decisione del Competitiveness Council dà mandato all'Unione di iniziare il progetto anche con pochi partner, se non potrà essere raggiunto alcun accordo con il Giappone.
La Francia si era espressa in questo senso già lo scorso ottobre, quando il presidente Jacques Chirac aveva detto che Parigi era pronta a raddoppiare il suo impegno nel progetto, purché si scegliesse il sito di Cadarache, in Provenza. La spesa per la Francia salirebbe cosí a 914 milioni di euro, pari cioè al 20% dei 4,57 miliardi necessari per la costruzione dell'impianto.
Il Consiglio ha anche deciso di completare gli accordi legali per la costruzione di Iter entro il prossimo giugno, imponendo di fatto il raggiungimento di un accordo entro la fine dell'anno, pena la scelta di andare avanti da soli.
Secondo Satoru Ohtake, direttore del dipartimento giapponese sulla fusione energetica, la scelta europea è un tentativo di fare pressione sul Giappone e non una vera e propria decisione di andare avanti da soli. "Però si sbagliano se pensano di poter fare pressione su di noi", ha detto Ohtake.
Lo scienziato e amministratore giapponese ha anche detto che continuando su questa strada l'Europa danneggerà un'importante collaborazione scientifica internazionale. "I partner devono rimanere uniti e cercare un compromesso, anche se questo richiede del tempo. Se ognuno resta sulle proprie posizioni, non si otterrà alcun risultato", ha commentato.
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