Il nostro satellite è cosí ricco di elio 3 da poter soddisfare le necessità energetiche terrestri.
Potrebbe essere la Luna la fonte dell'energia di domani in grado di placare la fame energetica terrestre. Ad avanzare questa ipotesi gli scienziati riuniti nei giorni scorsi alla International Conference on Exploration and Utilisation of the Moon nella città indiana di Udaipur.
Secondo Lawrence Taylor, del Planetary Geosciences Institute americano, la Luna ha una quantità di elio 3 molto più alta della Terra. Lo dimostrerebbero i campioni dei minerali lunari. "Combinando l'elio 3 con il deuterio si potrebbe ottenere moltissima energia attraverso la fusione nucleare. Con 25 tonnellate di elio (quanto si può portare nella stiva dello Space Shuttle) si avrebbe l'energia sufficiente a mandare avanti gli Stati Uniti per un anno", spiega Taylor.
L'elio 3 si è depositato sulla superficie lunare per effetto del vento solare e per estrarlo dalle rocce, queste dovrebbero essere riscaldate fino ad una temperatura di circa 760 gradi Celsius. Ci vorrebbero circa 200 milioni di tonnellate di suolo lunare per ottenere circa una tonnellata di elio. Secondo il presidente del convegno, l'indiano A.P.J. Abdul Kalam, la Luna nasconde circa un milione di tonnellate di elio pari a dieci volte l'energia racchiusa nei combustibili fossili della Terra. Rimane però il problema della tecnologia di fusione. Questa è ancora nei suoi stadi iniziali e quindi ci vorranno anni perché si sviluppi a sufficienza. "Probabilmente alla velocità di avanzamento delle ricerche, avremo bisogno ancora di 30 anni prima di poter disporre di un reattore in grado di usare l'elio 3", dice Taylor.
"Entro il 2050 avremo bisogno di nuove fonti di energia", dice Taylor, che però si lamenta che per il momento negli USA non sono finanziati adeguatamente i progetti di ricerca per fonti energetiche alternative al petrolio. "Se avessimo le risorse, forse ci basterebbero 10 anni a mettere in funzione reattori di questo tipo".
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