È stato firmato il contratto che affida all'Alenia Spazio la costruzione di 6 moduli di trasferimento per l'ISS.
È stato firmato a Torino, nello stabilimento di Alenia Spazio, il contratto che lega le due industrie Alenia Spazio e EADS Space Transportation per la realizzazione di 6 moduli ATV (Automated Transfer Vehicle), indispensabili per l'efficienza della Stazione spaziale internazionale (ISS). Nati dalla cooperazione di ESA, NASA e dell'Agenzia spaziale russa, i moduli ATV, una volta operativi, assicureranno alla Stazione spaziale un collegamento con la Terra per il trasporto di esperimenti, di cibo, aria e acqua per l'equipaggio di astronauti, oltre che per il propellente necessario alla Stazione. Ogni modulo potrà trasportare circa 9 tonnellate di materiale.
Una volta terminato il proprio compito, l'ATV, dopo un tempo variabile di permanenza in orbita fino a un massimo di 6 mesi, viene lasciato precipitare verso la Terra, seguendo una traiettoria di sicurezza, bruciando al contatto con l'atmosfera assieme ai rifiuti della Stazione che avrà portato con sé. L'ATV è un modulo abitabile: un cilindro lungo 9 metri con un diametro di 4 metri e mezzo circa, è pressurizzato e servirà tra l'altro a correggere la rotta della Stazione stessa, perché è equipaggiato con propri sistemi di propulsione e navigazione.
Il modulo si muoverà in maniera del tutto automatica: una volta immesso in orbita dal vettore Ariane 5, la sofisticata strumentazione presente a bordo lo guida nei due giorni di viaggio prima del docking con la Stazione. Il volo del primo modulo ATV, già denominato Jules Verne, è previsto per la fine del 2005 e nel complesso saranno almeno 6 le missioni, ciascuna della durata di 6 mesi, al termine di ciascuna delle quali l'ATV sarà riempito di rifiuti e fatto bruciare nel rientro in atmosfera. Lo scorso settembre, durante una passeggiata spaziale, gli astronauti a bordo della ISS hanno montato tre antenne e una telecamera all'esterno del modulo russo Zvezda della Stazione: l'ATV infatti si aggancerà lí e grazie alla nuova strumentazione montata sarà possibile seguirne tutte le operazioni di aggancio ed eventualmente intervenire con precisione in caso di necessità.
Un passaggio ravvicinato tra il Sole e un altro astro spiegherebbe l'orbita eccentrica di alcuni pianetini.
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Dovrebbe fornire ai soldati dati in tempo reale sul campo di battaglia: ma ci sono grossi ostacoli tecnici.
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